Primi arresti per la la fuga di documenti riservati della Santa Sede. In manette un monsignor, Angel Vallejo Balda, ma anche Francesca Immacolata Chaouqui, già componente della Commissione referente sulle attività economiche della Santa Sede (Cosea). Il Papa sarebbe stato informato del provvedimento.
Arrestato Vallejo Balda – Per la fuga di documenti riservati della Santa Sede è stato arrestato in Vaticano mons. Lucio Angel Vallejo Balda, spagnolo, già segretario della Prefettura degli Affari economici e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative (Cosea).
Monsignor Vallejo Balda, arrestato perché ritenuto il nuovo “corvo” per la fuga di documenti riservati, è stato rinchiuso in cella in Vaticano, nella stessa del Palazzo della Gendarmeria dove tre anni e mezzo fa era stato recluso Paolo Gabriele, l’ex maggiordomo papale accusato di aver trafugato e diffuso le carte segrete di Benedetto XVI nel precedente scandalo Vatileaks. Monsignor Vallejo Balda, arrestato perché ritenuto il nuovo “corvo” per la fuga di documenti riservati, è stato rinchiuso in cella in Vaticano, nella stessa del Palazzo della Gendarmeria dove tre anni e mezzo fa era stato recluso Paolo Gabriele, l’ex maggiordomo papale accusato di aver trafugato e diffuso le carte segrete di Benedetto XVI nel precedente scandalo Vatileaks.
Per la fuga di documenti riservati è stata arrestata dalle autorità vaticane anche Francesca Immacolata Chaouqui, già componente della Commissione referente sulle attività economiche della Santa Sede (Cosea). Dopo la convalida dell’arresto la donna è stata rimessa in stato di libertà.
Papa Francesco informato, approva provvedimenti – Papa Francesco è stato informato dei provvedimenti dalla giustizia vaticana in merito alla fuga di documenti riservati e ha dato la sua approvazione, apprende l’ANSA.
Possibili provvedimenti contro libri in uscita – I libri in uscita di Nuzzi e Fittipaldi con documenti riservati vaticani “sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa”. Un’operazione “in cui risvolti giuridici ed eventualmente penali” sono oggetto di riflessione in Vaticano “in vista di eventuali ulteriori provvedimenti”, anche tramite cooperazione internazionale. Lo afferma la S. Sede. (ANSA)