“Ritengo che sulla funicolare di Chiaia, in questo periodo, nel tentativo di placare gli animi giustamente esasperati dei 15mila utenti che quotidianamente, nei giorni feriali, utilizzavano l’impianto, si stia facendo molto fumo, ma che alla base ci sia molto poco arrosto, con la pubblicazione di articoli compiacenti, con video e foto di pezzi da sostituire che arrivano alla spicciolata ad uno ad uno. Per quanto trapela dalle poche notizie sull’andamento dei lavori in corso per la revisione ventennale, che oramai sono in corso da oltre un anno, risulta che non è stata ancora consegnata la puleggia motrice, essendo stata consegnata nei giorni scorsi solo quella traente, e quindi che allo stato non si può ancora procedere all’assemblaggio dell’argano motore che rappresenta il cuore del sistema di trasporto pubblico su gomma. Il vecchio argano fu smontato è portato via alla fine del mese di ottobre dell’anno scorso ma, a distanza di un anno, non risultata che tutti i pezzi del nuovo argano siano stati ancora consegnati e disponibili per il montaggio. Peraltro i dieci mesi dell’appalto sono già scaduti da due mesi, visto che la consegna dei lavori è avvenuta agli inizi di ottobre 2023 “.
A denunciare ancora una volta i gravi ritardi per la riapertura dell’impianto a fine è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da lustri impegnato a segnalare le vicende e purtroppo i tanti malfunzionamenti che da tempo stanno caratterizzando la vita delle quattro funicolari cittadine, fondatore, tra l’altro, sul social network Facebook del gruppo: “Napoli: gli “orfani” della funicolare di Chiaia.
“Successivamente – aggiunge Capodanno -, presumibilmente, se tutto va bene, nel mese di novembre bisognerà effettuare le prove di pre-esercizio per verificare la funzionalità dell’impianto, cosa che richiederà un tempo abbastanza lungo, per garantire la sicurezza dei viaggiatori, tempo però allo stato non quantificabile. Infine, effettuato il collaudo, bisognerà richiedere e attendere le verifiche dell’apposita commissione dell’Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, al fine di ottenere il nulla osta definitivo finalizzato alla riapertura dell’impianto. Insomma si prevedono ancora tempi lunghi, al punto che nessuno, al momento, è in grado di poter indicare esattamente la data nella quale finalmente l’impianto sarà riaperto al pubblico “.
“Intanto – sottolinea Capodanno – Il 1° ottobre scorso è iniziato il terzo anno da quando i treni della funicolare di Chiaia furono fermati. I lavori per la revisione ventennale dovevano partire subito dopo il fermo e durare sei mesi ma invece le porte delle stazioni rimasero sbarrate senza che, per oltre un anno si osservassero operai al lavoro, mentre le gare d’appalto continuavano ad andare deserte, assestando un altro duro colpo a un trasporto pubblico che a Napoli notoriamente fa acqua da tutte le parti, come dimostrano le cronache quotidiane cittadine “.