G7 a Capri, tensioni al corteo pro Palestina al Porto. Nappi (Lega): basta finti pacifisti

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Non sono mancate le tensioni tra manifestanti e polizia con qualche manganellata al termine del corteo contro il G7 dei ministri degli esteri che si sta tenendo a Capri.

Durante la mattinata il clima si è surriscaldato quando i manifestanti hanno provato a raggiungere la zona degli imbarchi per l’isola del golfo di Napoli, nei pressi del Varco Immacolatella.

Di fronte al tentativo dei dimostranti, si sono registrati brevi tafferugli tra chi era in corteo e gli agenti della Polizia di Stato in assetto anti sommossa.

Il contatto è avvenuto al Porto di Napoli, quando gli attivisti hanno provato trovato a raggiungere i traghetti per l’isola, ma sono stati fermati dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa.

La testa del corteo si è avvicinata al blocco con ciambelloni gonfiabili. Dopo alcuni spintonamenti è partita una piccola carica di alleggerimento della polizia. Il tutto è durato pochi secondi, gli uomini della Digos si sono piazzati tra la celere e i manifestanti, riportando la calma.

Il corteo era partito intorno alle 10 di questa mattina da Piazza Garibaldi per protestare contro la riunione dei ministri degli esteri a Capri. Lo stop alla guerra in Palestina è la prima rivendicazione della manifestazione. Presente la Rete degli studenti per la Palestina e Insurgencia, ma non è mancato l’apporto di movimenti e associazioni ambientaliste cone Friday for future, Greenpace e Legambiente.

“Non è tollerabile oltre l’azione di chi predica la pace ma sceglie sistematicamente la strada dell’odio e della violenza. Per certi facinorosi ogni occasione è buona per cercare lo scontro. Grazie alle forze dell’ordine per aver respinto l’attacco di un gruppo di manifestanti pro Palestina a Calata Porta di Massa, riportando la situazione sui binari della normalità e della sicurezza”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

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