Ha avuto luogo, questa mattina, L’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci di Garanzia Fidi Scpa, che ha approvato il Bilancio per l’anno 2021 facendo registrare un avanzo di esercizio di € 86.820, particolarmente apprezzabile in considerazione degli eventi, in quanto superiore sia al 2022, che alle previsioni 2021.
GA.FI. presieduto da Rosario Caputo, è un Intermediario Finanziario Vigilato da Banca d’Italia ai sensi dell’art. 106 del nuovo Testo Unico Bancario con circa 4.000 aziende associate e circa 200 milioni di finanziamenti bancari garantiti che si configura come uno tra i principali Organismi di garanzia del Paese e sicuramente tra i più strutturati del Mezzogiorno. Nel corso dell’Assemblea sono stati resi noti una serie di dati ed indicatori, dai quali si evince che il 2021, nonostante le oggettive difficoltà generate dalla pandemia, ha segnato per GAFI un’accelerazione nel processo di trasformazione ed ha potuto così dare continuità alla propria azione nel pieno rispetto delle indicazioni strategiche del Piano di Attività 2021 – 2023.
“L’anno 2021 – afferma Rosario Caputo, Presidente di GA.FI. – da molti, è stato considerato l’anno della svolta nella lotta alla pandemia da Covid-19 con una gratificante e consistente crescita del Pil interno e di rinnovate speranze per il futuro. Previsioni che oggi, purtroppo, devono essere riviste in considerazione dei recenti conflitti nell’Est-Europa che hanno comportato un aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Ciò ha inevitabilmente determinato tensioni inflazionistiche e una minore capacità competitiva dell’industria e dei servizi italiani. Tuttavia, posso affermare che il 2021, per GAFI, è stato l’anno della ripartenza. Un anno in cui abbiamo potuto dare continuità alla nostra azione nel pieno rispetto delle indicazioni strategiche del Piano di Attività 2021 – 2023. La pandemia, quindi – conclude Caputo – non ci ha trovato impreparati e a una fisiologica flessione dell’attività di garanzia, per effetto delle misure governative sulla garanzia pubblica, è corrisposta un incremento delle nuove attività consulenziali e di credito diretto che hanno prodotto buoni risultati in termini di fidelizzazione della clientela e di risultato economico”.
Negli ultimi due anni di pandemia, GA.FI. ha sostenuto uno sforzo straordinario a favore delle Imprese socie con la gestione di oltre 600 moratorie per un importo di circa € 68 milioni, di n. 914 finanziamenti garantiti per un importo di 163 milioni, ha erogato credito diretto per circa 3 milioni di euro, ha fornito consulenza e servizi a oltre 500 Imprese, nonché ha gestito n. 225 richieste per oltre 66 milioni di euro di bonus edilizi. Tutto ciò, con l’applicazione di listini commissionali ridotti del 50% e, nell’ultimo quadrimestre dell’anno 2021, assicurando addirittura la totale gratuità del costo della garanzia concessa in favore delle Imprese socie.
In relazione alla qualità del credito, si registra una maggiore copertura del Fondo di garanzia di 8 p.p., che ammonta al 77%, contro il 69% dello scorso anno, riducendo il rischio. Dal punto di vista della solidità patrimoniale, GAFI può vantare un indice di capitalizzazione – Total Capital Ratio – di oltre il 37% in aumento di 6 p.p. rispetto al precedente anno, che è molto al di sopra dei requisiti regolamentari. Ciò testimonia la prudente gestione di GAFI che, con il medesimo patrimonio, può sviluppare di oltre sei volte la propria attività nell’interesse delle Imprese con l’obiettivo di supportare concretamente l’economia reale. Migliora del 15% rispetto al precedente anno anche il Cost Income, mentre significativo è l’indice di copertura dei crediti deteriorati, che è pari al 91%.
Infine, da una prima analisi effettuata considerando le informazioni disponibili alla data di approvazione del bilancio 2021 circa i possibili impatti derivanti dall’emergenza correlata alla guerra in Ucraina, si considera adeguato l’utilizzo del principio della continuità operativa, difatti GA.FI. rileva al 31.12.2021 un grado di patrimonializzazione (TIER1) pari al 37,20% contro un minimo richiesto dall’Autorità di Vigilanza del 6,00% ed un elevato grado di copertura dei rischi, oltre a disporre di una liquidità superiore a 16 milioni di euro che risulta essere tredici volte maggiore dell’ammontare delle “sofferenze” nette e di circa nove volte l’ammontare di tutte le posizioni “deteriorate” nette.