Gianni Angioletti (70 anni appena compiuti) è nato a Napoli in una famiglia di artisti della ceramica di Capodimonte. Dopo aver lavorato per qualche tempo nella bottega paterna, ha prestato servizio nel corpo dei vigili urbani della sua città fino alla pensione, quando ha voluto trasferirsi nella quiete di Villacanale di Agnone, in Alto Molise, paese della moglie. Qui ha aperto un laboratorio di ceramica e ne ha adornato l’ingresso con una “porta d’arte” in ferro battuto adornata, alle basi, da due pannelli ceramicati con due vedute del golfo di Napoli. Inoltre, nel 2016 ha restaurato gratuitamente le statue semidistrutte nottetempo da ignoti profanatori nella locale chiesa parrocchiale, ottenendo un solenne ringraziamento pure dall’allora vescovo di Trivento, Domenico Scotti.
E’ ben noto che molto frequentemente l’amore per la propria città porta i napoletani a manifestarlo (gioiosamente o nostalgicamente) in vari modi ovunque vadano nel mondo. Non è da meno Gianni Angioletti, il quale in occasione del compimento dei suoi 70 anni, ha deciso di donare a sé stesso e alla comunità di Villacanale un grande dipinto ovale intitolato proprio “A cartulin’e Napule” incastonato sulla parete di casa, ben visibile da Via San Giocondino, strada principale dell’amenissimo borgo.
Ci ha lavorato per parecchie settimane e l’ha voluto svelare con una cerimonia pubblica, alla presenza di alcune autorità zonali, di tutti i suoi familiari e di gran parte dei suoi nuovi concittadini, alle ore 19 di domenica primo luglio 2018 abbinando la manifestazione proprio alla festa del suo 70mo compleanno, coincidente per di più con la celebrazione del santo protettore del paese. Un evento festoso sotto tutti i punti di vista!
Con “La cartolina di Napoli” l’artista Gianni Angioletti ha voluto stilizzare, come indelebile promemoria, il golfo partenopeo con il Vesuvio sullo sfondo e in primo piano il celebre pino marittimo presente nelle cartoline più classiche e rappresentative di Napoli. Poi, azzurro di cielo (con qualche nuvoletta bianca) e l’azzurro più azzurro di mare. Quindi, un verde tutto ecologico al posto dei palazzi e, in alto, la maschera di Pulcinella e il cappello di Totò come per dire che l’arte teatrale è da sempre l’anima più vera del popolo napoletano. Lo stesso Angioletti si è presentato alla sua comunità tutto vestito di bianco, e non a caso, sicuramente per rammentare che pure Pulcinella è tutto vestito di bianco, come per significare il candore dell’artista e la gratuità del suo dono.