Si è tenuta oggi, presso la Sala “De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia, la conferenza stampa di presentazione delle attività dell’Osservatorio Regionale sul Disturbo del Gioco d’Azzardo (DGA), con i dati sul fenomeno, in occasione del “No Gambling Day”, giornata dedicata dalla Regione Campania alla sensibilizzazione e alla consapevolezza sui rischi e i danni correlati al fenomeno del gioco d’azzardo.
Presente anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Alcuni dati statistici pubblicati dal Dipartimento delle tossicodipendenze della Presidenza del Consiglio segnalavano una esplosione di tossicodipendenze nella fascia fino a 18 anni. Non solo, si vedeva una crescita esponenziale tra le donne più che tra i ragazzi. Parliamo di milioni di giovani. Per quanto riguarda il gioco d’azzardo, è un altro pezzo di società italiana sofferente”.
“La dipendenza dal gioco ha contiguità con la sofferenza psichica. Se aggiungiamo a tutto questo l’esplosione dei social e la difficoltà di controllo della penetrazione dei social nella vita dei giovanissimi, abbiamo l’immagine di una società nazionale che rischia declino e sofferenza con effetti drammatici”.
“Crescono i fenomeni di isolamento dei giovani, crescono fenomeni di avvicinamento alle organizzazioni criminali, crescono attività di collusione con le organizzazioni criminali come l’indebitamento. Siamo di fronte a un bivio, dobbiamo decidere quale società vogliamo costruire e quanta sofferenza sociale siamo disposti a sopportare. Abbiamo grandi incognite davanti a noi, perché non c’è la consapevolezza politica dei drammi a cui stiamo andando incontro. La sensazione disarmante è quella di essere impegnati in una battaglia quasi persa, sono talmente grandi i problemi da affrontare che sembra di aver già perso”, ha proseguito De Luca, come riporta l’agenzia Agimeg.
“La sfida è veramente difficile. Dobbiamo ragionare sui fondi a disposizione, quelli nazionali sono poca cosa, circa 50 milioni di euro. Abbiamo realizzato delle esperienze interessanti in Campania, l’Osservatorio svolge un ruolo importante e supporta la regione nelle sue azioni concrete. In Campania siamo all’avanguardia, abbiamo potenziato la presenza del supporto psicologico sul territorio”.
“Riguardo ai gestori del gioco, parliamo di 136 miliardi di euro che si muovono nelle scommesse e nel gioco. Parliamo di interessi enormi a partire dallo Stato per poi arrivare ai territori. Dobbiamo avere una posizione realistica e ragionevole: siccome il fenomeno non lo cancelliamo dalla sera alla mattina, è un fenomeno che va governato e ricondotto in termini accettabili dal punto di vista della tutela della salute. La formazione dei gestori è allora fondamentale, di modo da individuare il soggetto patologico grave sui territori, eliminare i minori dai punti di gioco fisici. Abbiamo bisogno di un impegno particolare dei comuni e dei piani sociali di zona, che spesso sono assenti”.
“Abbiamo realizzato in Campania un centro di assistenza bellissimo, a Salerno, dove accogliamo soggetti devastati dalle loro dipendenze e che vengono recuperati con un’ottima struttura di servizio. Infine dobbiamo fare una bella e appropriata campagna di informazione, studiandola e preparandola con esperti sul campo. Una campagna di informazione sul gioco è fondamentale, il problema è drammatico, si stanno mettendo in piedi dei meccanismi di scommesse sui social che determinano fenomeni di dipendenza e pagamenti da parte di ragazzini e minori, totalmente fuori controllo anche per famiglie e genitori. Quindi facciamo una diffusa campagna di informazione per avvertire i genitori, per avvisarli di controllare i propri figli. Tutti devono essere consapevoli di essere di fronte a un problema grande che rischia di diventare drammatico”. lb/AGIMEG