In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che si celebra domani, la Questura di Napoli sarà impegnata nella campagna “Questo non è amore”, attività permanente della Polizia di Stato sul tema della violenza di genere.
Quest’anno sarà diffusa la nuova edizione dell’opuscolo realizzato dalla Polizia di Stato “Questo non è amore”, un importante strumento da cui attingere informazioni e consigli utili sul fenomeno, anche attraverso storie di donne che hanno trovato il coraggio di dire “basta” alle violenze.
Domattina, dalle 9 alle 14, un camper della Polizia di Stato con un’equipe di operatori specializzati della Divisione Anticrimine, della Squadra Mobile, dell’Ufficio Denunce e dell’ Ufficio Sanitario sarà presente in piazza San Francesco a Capuana per incontrare donne e potenziali vittime di maltrattamenti al fine di fornire loro indicazioni sugli strumenti di tutela e d’intervento in situazioni di violenza.
All’iniziativa parteciperanno gli studenti del Liceo Statale Pasquale Villari e personale specializzato dei centri antiviolenza del Comune di Napoli. (ANSA).
Donne accoltellate per gelosia, colpite alla testa con un batticarne, con un bastone, anche con un cellulare.
Non solo.
Inseguite e speronate con l’auto, prese a pugni sul viso e anche bruciate. E’ un vero e proprio repertorio dell’orrore quello con il quale, quotidianamente, hanno a che fare i carabinieri di Napoli e provincia. Alla vigilia della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il comando provinciale di Napoli ha reso noto il bilancio degli ultimi dieci mesi e un video nel quale sono protagoniste le donne in divisa.
“Una cella chiamata casa”: è da questa immagine che i militari dell’arma partono con l’obiettivo di smuovere le coscienze.
Sono 1271, invece, le persone arrestate e denunciate per maltrattamenti in famiglia per un totale di 1937 persone. Un fenomeno che registra la triste media (per difetto, ndr) di sei persone arrestate o denunciate al giorno che è anche sintomo tangibile di una rinnovata verso fiducia le istituzioni che rispondono – colpo su colpo – al numero sempre crescente di denunce.
Ieri l’ultimo episodio: un 24enne del quartiere Miano di Napoli, allontanato da casa, si è arrampicato fino al balcone. I carabinieri lo hanno bloccato e arrestato. La vittima ha raccontato anni di vessazioni, quasi sempre conseguenza di crisi di astinenza da stupefacenti. (ANSA).