“Un libraio di Firenze mi offrì un libro postillato a mano da Galileo Galilei, per un milione di euro, ma non potevo comprarlo e fu venduto ad un privato statunitense per due milioni. Adesso si trova lì, fui io a portarcelo”.
Lo ha detto Marino Massimo De Caro, ex direttore della Biblioteca dei Girolamini di Napoli, imputato nel processo sul presunto saccheggio della biblioteca. Rispondendo alle domande dell’avvocato Elio Palombi, De Caro ha aggiunto che, pur consapevole del valore del libro e della possibilità di guadagnarci, non aveva la disponibilità economica per l’ acquisto. De Caro ha affermato di avere avvertito il Noe con una e-mail per tentare di riportare in Italia il libro. L’ ex direttore ha poi ricordato lo stato di abbandono in cui trovò la Biblioteca dei Girolamini.
“Da almeno 20 anni i libri non venivano spolverati. C’erano tarli vivi in almeno il 70% di essi e dovemmo ricorrere ad un disinfestatore. In una notte ne spostammo circa 2500 per eseguire la disinfestazione mediante fumigazione.” (ANSA)