Sedie, comodini e armadi che non hanno bisogno né di viti né di colla per essere montati, ma solo di collaborazione. Elaborate dal designer Andrea Riccio, dalla cooperativa Experience e dal Dream FabLab di Città della Scienza nel corso della Dream Academy 2018, le strutture di arredo “Mùjié” saranno protagoniste negli Stati Uniti d’America in occasione del 24° Jamboree Mondiale Scout, in programma dal 22 luglio al 2 agosto 2019 in West Virginia, presso la Bechtel Reserve, 4.000 ettari di proprietà dei Boy Scout of America. Il Jamboree Mondial Scout si tiene ogni 4 anni in un paese diverso e riunisce 40mila scout provenienti da ogni parte del mondo.
Perché arredi “collaborativi”
Come in un rompicapo da incastro, ogni parte dei pezzi “Mùjié” dipende dall’altra per poter mantenere il proprio equilibrio e reggere l’intero sistema. Ispirati al “nodo di legno cinese” (Mùjié significa “nodo”), ciascun pezzo sostiene reciprocamente l’altro. A questa filosofia si rifanno le strutture stampate al FabLab di Città della Scienza, che del rompicapo cinese sfruttano solidità, scomponibilità e parte ludica per generare un nodo configurabile in più elementi di arredo.
I pezzi che compongono il nodo sono necessariamente collaborativi perché da solo un elemento non ha funzione, in gruppo invece ciascuno rende solida la struttura e diventa parte del sistema. I pezzi generativi sono otto, che associati in numero e incastri diversi danno forma ai singoli arredi.
Le soluzioni del FabLab al Global Development Village
Le strutture Mùjié prodotte dal Dream FabLab di Città della Scienza con l’ausilio del pantografo fresa, grazie alla Federazione Italiana dello Scautismo (FIS), sono state selezionate dall’organizzazione che ospiterà l’evento mondiale in America per essere inserito all’interno delle attività dimostrative che si terranno al Global Development Village, un’area espositiva dove i ragazzi avranno la possibilità, tra l’altro, di trattare le nuove tecnologie.
“Città della Scienza e la Federazione Italiana dello Scaustimo – afferma Mariano Iadanza, responsabile del Business Innovation Center di Città della Scienza – hanno realizzato questo progetto in partnership. Noi abbiamo messo le competenze in termini di design, modellazione e fresatura, gli scout permetteranno di esportare questo prodotto nel mondo, sensibilizzando i giovani sul tema della Fabbrica intelligente in un’ottica educativa. Lo scopo è infatti riconoscere all’uomo la centralità in questo mondo in cambiamento anche per evitare che l’intelligenza artificiale riesca a sopraffare quella umana. Un tema tecnico, certo, ma anche filosofico come si può vedere”.
Diffondere la cultura dell’innovazione sostenibile
La Federazione Italiana dello Scautismo allestirà uno stand nel quale parlare ai ragazzi della manifattura digitale e delle tecniche di manifattura sottrattiva e darà loro la possibilità di giocare con i vari elementi di arredo per costruire qualcosa. Al termine del workshop, i ragazzi avranno modo di realizzare almeno un elemento vero di arredo, ossia una sedia.
La collaborazione tra Città della Scienza e la FIS rientra nel lavoro di promozione delle tecnologie abilitanti nel quale rientra anche la DREAM Academy e si inserisce nel più ampio sforzo di favorire la cultura dell’Innovazione tra le giovani generazioni.