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Il Gran Priorato di Napoli e Sicilia del Sovrano Militare dell’Ordine di Malta, il cui territorio, molto vasto – si estende dalla Sicilia all’Abruzzo – è in prima linea per le varie forme di aiuto ai profughi ucraini che vivono la tragedia del loro martoriato Paese.
Il Gran Priorato ha fatto pervenire alle Organizzazioni del Sovrano Ordine operanti in Polonia e negli altri paesi confinanti con l’Ucraina, un donativo di cinquantamila euro proveniente dalle risorse proprie del Gran Priorato stesso, ma anche dai contributi delle Delegazioni territoriali e da singoli membri dell’Ordine. È stato anche costituito presso la sede del Gran Priorato a Napoli, un centro raccolta di generi alimentari di lunga conservazione e soprattutto di presiedi sanitari di vario genere (bende, siringhe, disinfettanti, mascherine, lacci, emostatici, misuratori, pannoloni, etc). Da Napoli è già partito un primo carico di oltre 190 colli diretto al deposito CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) di Milano per poi essere inviato presso i Paesi confinanti con l’Ucraina e nella giornata odierna partirà un ulteriore carico di circa 200 colli con stesso materiale e stesse modalità di trasporto e, successivi colli, saranno inviati con il materiale raccolto dalle Delegazioni di Napoli, Benevento, Messina, Siracusa. Anche le Delegazioni Territoriali di Catania, Abruzzo e Molise con i propri mezzi di trasporto, hanno inviato gli aiuti presso la sede di Milano per il successivo prosieguo.
Il Procuratore del Gran Priorato di Napoli e Sicilia, Arturo Martucci di Scarfizzi, dedica ogni cura a questa opera di aiuti umanitari ed ha dichiarato che “un aspetto collaterale è costituito dall’aumento degli abituali assistiti presso la ‘Grande Mensa’ di Pompei, intitolata a Papa Francesco e gestita interamente a cura e spese del Gran Priorato di Napoli e Sicilia. Tale aumento è dovuto ai primi nuclei di profughi ucraini che hanno la necessità di provvedere alla propria alimentazione. Tutti confidiamo e preghiamo per la fine della guerra in Ucraina, ma il problema dei profughi è destinato ad aumentarsi ulteriormente – ha concluso Arturo Martucci di Scarfizzi ringraziando il Cancelliere, l’Assistente Caritativo, tutto il personale dipendente e i collaboratori del Gran Priorato che in questi giorni “è impegnato con tutte le proprie energie a continuare la propria opera di assistenza e conforto di tante povere e dignitose persone che necessitano dell’essenziale”.