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Si svolgerà domenica 7 aprile al Vinitaly di Verona (ore 15.45, Padiglione B – Irpinia, area eventi “Piazza Irpinia”) l’incontro “Da Pompei al Vino Blu: due millenni di storia del vino al MANN”.
Dopo i saluti del Presidente della Camera di Commercio di Avellino, Oreste La Stella, e del Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, Maurizio Petracca, interverranno Paolo Giulierini (Direttore dell’Archeologico) e Roberto Di Meo (Enologo e Titolare dell’azienda vitivinicola irpina). Modererà il dibattito il giornalista Luciano Pignataro.
Da tempo, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha attivato una ricerca multidisciplinare, volta ad analizzare le interazioni tra l’archeologia e le altre discipline: in questo caso, l’enologia che, nel mondo antico, affonda le proprie radici storiche. Accanto all’incursione nell’immenso patrimonio del Museo, analizzato per rintracciare l’elemento del vino nell’iconografia classica, il Direttore Giulierini delineerà alcuni interventi di valorizzazione volti ad avvicinare il pubblico alla cultura greca e romana: tra queste iniziative, il lancio di una nuova linea di raffinati prodotti enologici con marchio MANN – DI MEO, tra cui il “Vino Blu”, un Taurasi DOCG Riserva (vendemmia 2012), nato dalle suggestioni esercitate dal “Vaso Blu”, pezzo icona dell’Archeologico.
Scoperto nel 1837 a Pompei, in una nicchia della piccola tomba a camera prospiciente la Villa delle Colonne a mosaico, il vaso in pasta di vetro blu è un’anfora vinaria risalente alla metà del I sec d.C.. Un’articolata scena di vendemmia, riprodotta con la tecnica del vetro-cammeo, decora il pregiato reperto: tralci di vite si dipartono da maschere dionisiache, mentre gioiosi amorini pigiano l’uva, banchettano e suonano, in un armonioso equilibrio con la natura. Le pregiate decorazioni del vaso hanno ispirato l’etichetta del Taurasi Riserva Vino Blu, realizzata dalla designer Francesca Pavese; nell’elegante confezione, inoltre, un testo storico curato dalla scrittrice Serena Venditto approfondisce il legame tra il prezioso anforisco ed il vino Taurasi, simbolo del Sud Italia nel mondo.
Prodotto con uve Aglianico allevate a Montemarano, in provincia di Avellino, ad un’altitudine di 870 m sul livello del mare, nel vigneto più alto dell’intera denominazione, il Vino Blu porta la firma di Roberto Di Meo, recentemente rieletto Presidente Assoenologi per la Regione Campania.
Partecipare attivamente alla promozione dell’identità storica, artistica e culturale del territorio campano è, infatti, una vera e propria missione per i fratelli Generoso e Roberto Di Meo, come testimonia ogni anno la realizzazione del celebre Calendario d’arte, progetto editoriale ormai quasi alla ventesima edizione. L’etichetta “Vino Blu” vuole essere un omaggio alla Campania dell’arte e del vino, due eccellenze territoriali che dialogano tra loro da secoli.