Il Pulcinella di Pesce costato 200.000€

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Da diverse ore, una nuova installazione artistica sta attirando notevole attenzione sui social media, diventando così una sorta di fenomeno virale. In Piazza Municipio, sono state accese le luci su un’opera di Gaetano Pesce, un artista noto per il suo lavoro nel campo della scultura e del design.

Quest’opera, che rappresenta un Pulcinella, ha suscitato numerose discussioni poiché molti hanno notato una somiglianza con una forma fallica. Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha condiviso questa impressione, dichiarando che la sua prima reazione è stata simile a quella di molti altri cittadini napoletani.

La presentazione dell’opera ha attratto decine di persone che si sono radunate in piazza per l’occasione. L’installazione sarà visibile gratuitamente fino al 19 dicembre 2024. Tuttavia, la sua realizzazione, con un costo complessivo di 180mila euro, ha suscitato alcune polemiche.

Il sindaco Manfredi ha specificato che questi fondi erano destinati all’arte contemporanea, con 160mila euro stanziati dalla Regione Campania. Un’assenza notevole durante l’evento è stata quella di Vincenzo De Luca, il governatore della regione. Sebbene fosse annunciato tra i partecipanti, alla fine non si è presentato.

Questo ha dato adito a speculazioni su una possibile volontà di evitare l’associazione con un’opera controversa, o forse per non incontrare Manfredi, considerati gli attuali scenari politici legati alla possibilità di un terzo mandato di De Luca.

Tuttavia, il sindaco Manfredi ha commentato l’assenza con un sorriso, negando qualsiasi secondo fine. Riflettendo sull’opera di Pesce, si nota che né le istituzioni coinvolte né i curatori sembrano disturbati dal dibattito acceso attorno alla scultura. Vincenzo Trione, delegato all’arte contemporanea del Comune di Napoli, ha espresso orgoglio per la città, sottolineando come Napoli sia attualmente l’unico luogo in cui si discute di arte e si investe sull’arte contemporanea accessibile a tutti. Questo commento mette in evidenza l’importanza della città nel panorama artistico contemporaneo e la volontà di mantenere un impegno culturale significativo.

La curatrice dell’opera, Silvana Annichiarico, sottolinea l’importanza di generare conversazione attorno all’arte. Sostiene che una discussione attiva è segno di vitalità culturale, poiché l’arte deve necessariamente sollevare dibattiti per evitare di passare inosservata. In questo contesto, apprezza l’atteggiamento ironico con cui i napoletani hanno accolto l’opera, dimostrando un’interessante interazione con il pubblico locale. Il riferimento ai simboli fallici visti nell’opera si relaziona direttamente alla ricchezza culturale della regione campana, che da tempi antichi ha impiegato simboli simili nella sua iconografia, come testimoniato dagli antichi resti di Pompei. Un altro punto centrale riguarda l’obiettivo che l’artista intende perseguire con la sua opera. La tematica principale è la promozione dell’importanza del femminile rispetto al maschile, un tema attuale e significativo che esplora la dualità all’interno della natura umana. L’artista rappresenta questi concetti attraverso la figura iconica del Pulcinella, che inizialmente indossa un abito bianco, simbolo della tradizione, e successivamente si veste con un abito colorato che riflette la complessità e la varietà delle identità che il personaggio può incarnare. Al termine dell’esposizione, la quale si concluderà il 19 dicembre, il Comune di Napoli acquisirà i cuori come parte del suo patrimonio culturale.

Inoltre, si cercherà di trovare una collocazione adeguata per l’esposizione permanente di una statua di Pulcinella alta 11 metri, sottolineando l’importanza di preservare e promuovere opere di rilevanza culturale all’interno della comunità. Questo sforzo evidenzia un impegno verso l’arricchimento artistico pubblico e il desiderio di mantenere un legame duraturo tra l’arte e la città.

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