Napoli ha ricordato ieri, lunedì 23 maggio 2022, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta in occasione del 30esimo anniversario della strage di Capaci, del 23 maggio 1992.
In piazza Municipio, lì dove è piantato l’Albero della Legalità e dove è apposta la lapide, il sindaco Gaetano Manfredi e le istituzioni cittadine hanno deposto fiori. Una cerimonia che ha visto la partecipazione di una rappresentanza degli studenti delle scuole Ristori, Confalonieri, Casanova Costantinopoli, Foscolo Oberdan, De Amicis, Piscicelli, Tito Livio, dei licei Genovesi, Vittorio Emanuele e Margherita di Savoia, del Convitto Vittorio Emanuele, e degli Istituti Elena di Savoia, Isabella D’Este, Marie Curie.
Gli studenti hanno affidato all’Albero della Legalità i loro pensieri sulle mafie e in memoria di quel 23 maggio 1992. La cerimonia si è svolta con la partecipazione del prefetto, Claudio Palomba, dei vertici delle forze dell’ordine, del vicesindaco di Napoli, Mia Filippone, dell’assessore alla Sicurezza e legalità della Regione Campania, Mario Morcone, e del presidente della Fondazione Polis, don Tonino Palmese.
“Oggi è giornata di memoria e di riflessione che ci deve spingere non solo a ricordare tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per la legalità, ma anche a tenere la guardia molto alta perché la battaglia contro la camorra e contro tutte le mafie si combatte ogni giorno”. Lo ha detto Gaetano Manfredi.
“Ricordo bene quel giorno, fu un momento davvero drammatico a cui poi seguì anche la morte di Borsellino: in quel momento sembrò che lo Stato fosse sotto scacco della mafia, è stato uno dei periodi più difficili per il Paese ma per fortuna la reazione democratica e l’impegno della magistratura e delle forze dell’ordine hanno fatto sì che quella battaglia continuasse e oggi possiamo dire a testa alta che esiste un Paese che vive nella legalità e che combatte con continuo impegno contro tutte le mafie e le illegalità“.