Sono arrivati in più di centomila per rendere omaggio alla Madonna dell’Arco nel Santuario di Sant’Anastasia.
Alle tre del mattino il priore padre Gianpaolo Pagano e il sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, hanno aperto le porte della chiesa per far entrare la prima squadra di fujenti, i battenti, che a piedi scalzi e al grido di “Viva Maria”, si sono sciolti in lacrime.
In ginocchio hanno attraversato la navata centrale, raggiungendo la Madonna.
La devozione alla Mamma dell’Arco è un culto antico.
Ogni Lunedì dell’Angelo il santuario è meta del tradizionale pellegrinaggio dei fujenti, che accorrono numerosi da tutta la Campania, e sono soliti accompagnare il loro pellegrinaggio con una melodia vocale risalente al quattrocento, messa poi in musica secoli dopo.