Infermieri prendevano mazzette da pompe funebri a Piedimonte Matese.

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Approfittavano del ruolo di dipendenti dell’ospedale di Piedimonte Matese (Caserta) per comunicare, in cambio di soldi, ai titolari di 2 ditte di onoranze funebri i pazienti ricoverati in imminente pericolo di vita o i decessi, violando le regole sulla concorrenza e creando di fatto un “duopolio” nel settore dell’organizzazione dei funerali.

L’accusa, contestata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è stata formalizzata nell’avviso di conclusioni indagini notificato dai carabinieri ai sei indagati, tra cui il 64enne Marco Miselli, ex portantino dell’ospedale, il dipendente di 51 anni addetto alla sala mortuaria Luigi Sgueglia; gli altri indagati sono i titolari delle aziende, “La Sannitica” e la “Riselli & C. Servizi Funebri”, che, corrompendo i dipendenti, si sono accaparrati numerosi lavori.

I due, è emerso dalle indagini realizzate dai carabinieri guidati dal maggiore Giovanni Falso, sarebbero stati a libro paga ricevendo per ogni comunicazione dai 25 ai 100 euro. I fatti risalgono al 2011. (ANSA)

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