Già a novembre 2017 il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, su attivazione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e dopo una proficua analisi del settore, aveva dato esecuzione ad una serie di controlli nei confronti di diversi rivenditori di gpl, sequestrando circa 2.000 bombole illecitamente commercializzate per un totale di oltre 17 tonnellate di prodotto (comunicato stampa del 30 novembre 2017).
In quell’occasione i militari avevano accertato una serie di diffuse prassi illecite come il mancato rispetto delle norme antincendio nello stoccaggio del prodotto, l’utilizzo di bombole prive dei contrassegni identificativi e del previsto collaudo, nonché la vendita in nero del gpl. Irregolarità che purtroppo accumunavano molte delle aziende ispezionate, tanto che vennero denunciati i titolari di 20 delle 23 imprese controllate.
A seguito di quel primo intervento, tuttavia, sono pervenute ulteriori segnalazioni di frode e in un caso, all’inizio di febbraio, una pattuglia del Gruppo di Aversa sorprendeva il titolare di un distributore stradale mentre era intento a riempire delle bombole di gas ad uso domestico occultate nel bagagliaio delle autovetture in coda.
E’ stato così deciso di dare l’avvio ad una seconda serie di controlli, che hanno impegnato nella giornata di ieri tutti i Reparti territoriali della provincia di Caserta: ispezionate, in questo caso, ulteriori 18 imprese (17 rivenditori e un impianto di imbottigliamento).
Significativi i risultati del blitz: nei confronti di tutte le aziende sono state contestate violazioni penali con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 22 responsabili.
In particolare ben 13 aziende operavano in violazione della normativa antincendio e senza rispettare gli obblighi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. 15 su 18, invece, le aziende che detenevano e commercializzavano bombole prive del prescritto collaudo di sicurezza. Presso
3 depositi sono stati identificati anche 5 lavoratori in nero.
In alcuni casi, confermando sul campo la proficua collaborazione già sperimentata nel precedente intervento a massa, è intervenuto sul posto anche il personale specializzato dell’aliquota di polizia giudiziaria del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che ha affiancato i finanzieri nei rilevamenti tecnici per verificare il rispetto della normativa antincendio.
Complessivamente, al termine dell’operazione, sono state sequestrate 28 tonnellate di gpl ed oltre 3.600 bombole illecitamente commercializzate, di cui ben 1.500 non collaudate, molte delle quali in cattive condizioni di conservazione con evidenti processi corrosivi in corso, tanto da rappresentare un concreto pericolo per gli utilizzatori.
Individuata anche un’azienda che operava completamente “in nero”, con partita IVA cessata da anni e senza un valido certificato antincendio. In questo caso le Fiamme Gialle della Compagnia di Capua hanno sequestrato l’intero complesso aziendale acquisendo anche tutta la contabilità non ufficiale, così da ricostruire il giro d’affari e tassare i proventi illeciti non dichiarati. Trovato e sequestrato anche un apparecchio artigianale per effettuare travasi e riempimenti illeciti di prodotto.
Sempre i finanzieri della Compagnia di Capua hanno denunciato il gestore di un’altra rivendita, in quanto, nominato a suo tempo custode giudiziario di una partita di bombole già sequestrate e ivi stoccate, ha illecitamente rimesso in commercio più di 180 bombole sottoposte al vincolo di custodia.
E ancora: in un altro sito i finanzieri della Compagnia di Caserta hanno rilevato in un deposito di ampie dimensioni, una situazione del tutto diversa da quanto previsto nel certificato antincendio, con i box adibiti a contenere le bombole piene spostati e accatastati a bordo del perimetro aziendale e destinati di fatto a rimessaggio di attrezzatura varia, mentre le bombole giacevano in uno spazio non protetto esposte alle intemperie e vicine alle limitrofe proprietà private e alla rete viaria pubblica. Nello stesso deposito, poi, erano state stoccate anche 66 tonnellate di pellet senza alcuna cautela ai fini della prevenzione incendi. Anche questo prodotto è stato quindi sequestrato, anche perché risultato carente dei dati informativi che devono obbligatoriamente essere indicati in sede di etichettatura, ai sensi del Codice del Consumo.
Conclusivamente, dunque, l’operazione “INVERNO SICURO” ha permesso finora di ispezionare 42 imprese, di segnalare 43 responsabili di reati vari all’Autorità Giudiziaria competente, di sequestrare oltre 46 tonnellate di gpl illecitamente commercializzato, di sequestrare altresì oltre 5.500 bombole e 66 tonnellate di pellet e di individuare 12 lavoratori in nero, oltre ad un’impresa completamente abusiva.
In sintesi, i controlli effettuati hanno confermato nella loro attualità le preoccupazioni manifestate dall’Autorità Giudiziaria e dagli Organi di controllo del settore in merito alle prassi commerciali spregiudicate che spesso si sono rivelate anche alla base di incidenti connessi all’utilizzo di bombole di gpl per uso domestico e, nei casi più gravi, anche di esplosioni accidentali.
L’utilizzo, poi, di recipienti non tracciabili e non collaudati è un chiaro indice di un’attività “sommersa”, svolta in evasione di imposte, che alimenta anche l’impiego di manodopera irregolare.