Sono circa 640 le persone che, nella notte passata, non potendo rientrare nelle proprie abitazioni a seguito del terremoto del 21 agosto, hanno chiesto assistenza al sistema di protezione civile, trovando ospitalità principalmente nelle strutture alberghiere disponibili sull’isola: circa 580 i cittadini di Casamicciola, 34 quelli di Lacco Ameno e 19 nel comune di Forio.
A questi – rende noto la Protezione Civile – si devono aggiungere tutti gli altri cittadini che, non potendo rimanere nelle proprie case perché palesemente inagibili o in attesa delle verifiche, hanno però trovato autonomamente una sistemazione.
Proseguono, poi, le verifiche di agibilità che, oltre a continuare sulle strutture alberghiere, stanno iniziando anche sulle abitazioni private per le quali i cittadini hanno presentato agli uffici comunali e alle unità di comando locale (UCL) dei Vigili del Fuoco. A ieri erano stati effettuati complessivamente 46 sopralluoghi.
I carabinieri hanno sequestrato numerosi documenti presso l’ufficio tecnico del Comune di Casamicciola, dove l’evento sismico di lunedì scorso ha provocato maggiori danni con un bilancio finale di 2 morti, 39 feriti, oltre 300 sfollati, case, scuole e chiese chiuse perchè non agibili.
I carabinieri, accompagnati dai vigili del fuoco (il Comune si trova all’interno della ‘zona rossa’ del sisma) hanno focalizzato la loro attenzione, su input dei magistrati della Procura di Napoli, diretti dall’Aggiunto Giuseppe Borrelli, su documenti relativi alla palazzina crollata e su altre abitazioni rese inagibili dopo la scossa di terremoto. (ANSA)