È stato sottoscritto il protocollo che mira a potenziare l’attuazione delle misure alternative alla detenzione per i tossicodipendenti sottoposti a provvedimenti penali. Un protocollo voluto dal Commissario Straordinario dell’ASL Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva quanto dal Direttore dell’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) per la Campania Maria Bove, e che vede la determinante collaborazione del Direttore del Dipartimento Dipendenze Stefano Vecchio e della Responsabile della Unità Operativa Dipartimentale (UOSD) Strutture Intermedie Marinella Scala. La normativa del settore, sulla scorta del percorso tracciato dalla storica legge del Sen. M. Gozzini e dall’impegno istituzionale multiforme di Alessandro Margara, prevede che i tossicodipendenti possano fruire di misure alternative alle pene per i reati commessi, in quanto prevalentemente collegati alla loro relazione con le droghe, seguendo programmi
socio-riabilitativi all’interno di uno o più dei servizi per le dipendenze (SerD, Centri Diurni, Comunità Terapeutiche). «Si inaugura una nuova stagione di attività congiunte con UIEPE – commenta Ciro Verdoliva -. Il protocollo e il progetto Deeply rappresentano un nuovo tassello nella realizzazione del modello territoriale diffuso e articolato di servizi afferenti al Dipartimento delle Dipendenze che rappresentano uno dei nodi strategici e innovativi della attuale Direzione strategica della ASL Napoli 1 Centro». In questo quadro si inserisce la sottoscrizione del protocollo tra la ASL Napoli 1 Centro e la UIEPE, che prevede un finanziamento per la realizzazione del progetto Deeply con la prima attivazione di quattro tirocini formativi che prenderanno vita nei due orti sociali gestiti dal Centro Diurno Lilliput (nel quartiere Ponticelli) e dal Centro Diurno Palomar (realizzato in via Manzoni). Progetti che vanno a potenziare e rinforzare i programmi socio-riabilitativi orientati al lavoro già in corso nelle due strutture. Il Dipartimento delle Dipendenze della ASL Napoli 1 Centro ha infatti una lunga storia di progetti per l’esecuzione delle misure alternative alla detenzione, in particolare all’interno dei quattro Centri Diurni (Centro Aleph, Centro Arteteca, Centro Lilliput, Centro Palomar), afferenti alla UOSD Strutture Intermedie, con programmi socio-riabilitativi personalizzati e originali, implementati nel tempo anche con progetti finanziati dalla Regione Campania finalizzati più specificamente alla formazione professionale. In questa logica è stato istituito uno sportello di orientamento per le misure alternative, nell’ambito del “Progetto IV Piano”, che integra l’attività della UO SerD Area Penale ed è stato attivato un circuito regionale e nazionale di Comunità Terapeutiche che consente di personalizzare e velocizzare l’esecuzione delle misure alternative. «Questo protocollo – dice il Direttore della UIEPE – conferma e rafforza la collaborazione con l’ASL Napoli 1 Centro, in particolare con il Dipartimento Dipendenze e la UOSD Strutture Intermedie. Si compie un ulteriore passo in avanti nella collaborazione istituzionale grazie a progetti che delineano il passaggio da interventi orientati esclusivamente ai singoli individui, a orizzonti più ampi, nei quali le storie individuali, pur non azzerate, vengono tuttavia ricomprese nella ricerca di efficaci politiche di servizio, che tendono a conferire alle misure alternative contenuti trattamentali di chiara evidenza».