La città come cura e la cura della città”, è questo il titolo del Convegno che intende indagare le relazioni tra salute, architettura e città. Il rione Sanità e il vallone di Capodimonte come laboratorio a cielo aperto per la costruzione di una città diversa. L’iniziativa rientra nella 4 giorni del convegno internazionale “Cura Città”, organizzato dal Dipartimento di Architettura della Federico II, L’università La Sapienza di Roma, l’Università Iuav di Venezia, l’Università degli studi di Roma Foro Italico e il Cnr. Con il patrocinio del Comune di Napoli, della III Municipalità, della Fondazione di Comunità san Gennaro e dell’ordine degli Architetti di Napoli e Provincia.
L’evento conclusivo del convegno, in programma nella sede della Fondazione san Gennaro, vedrà tra i partecipanti il presidente della Camera Roberto Fico, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, Bruno Discepolo, assessore regionale all’Urbanistica, Franco Ortolani, senatore e geologo, Ernesto Albanese, presidente de L’altra Napoli onlus e Pasquale Calemme, presidente della Fondazione di Comunità san Gennaro onlus.
Nel Laboratorio Prin su Napoli, i i temi della città della cura sono indagati nei quartieri Sanità e Colli Aminei, con uno sguardo verso Scampia, ruotando attorno al sistema paesaggistico del Vallone di San Rocco. Il ragionamento si basa sul disegno di un percorso ciclopedonale, che, strutturandosi assieme alla linea della metropolitana, offrirebbe una possibilità di attraversamento urbano agendo direttamente anche sulla qualità della vita e della salute dei cittadini, e sull’individuazione di alcuni nodi di salubrità, che definiscono aree di trasformazione via via sempre più estese, nel tentativo di ridare visibilità, accessibilità e significato a parchi e aree pubbliche attualmente mal connessi e valorizzati. In questo lavoro, il Laboratorio Prin su Napoli ambisce a compiere un’operazione più ampia, proponendosi come strumento di strutturazione e messa a sistema delle iniziative in atto o in programma promosse dai vari attori agenti sul territorio (Regione, Comune, Municipalità, Associazioni, altri Enti e Istituzioni), al fine di proiettare l’intero quadro delle azioni progettuali della ricerca su un elevato grado di concretezza e dimostrare che, con pochi passaggi aggiuntivi rispetto a tali iniziative pubbliche, è possibile una visione di vita urbana più salutare. Tale visione si collega ad una problematica fondamentale, ben evidenziata dalle politiche e intenzionalità di sviluppo e trasformazione promosse in particolare dalla Municipalità 3, che comprende le aree della Sanità e dei Colli Aminei: il centro storico, aggredito dal turismo, sta soffocando. L’obiettivo è, dunque, anche quello di decongestionare le aree centrali, offrendo un nuovo margine di sviluppo attraverso nuove linee di attraversamento e aree di respiro urbano. Uno degli attori più attivi sul territorio è la Fondazione San Gennaro che ha alimentato un vero e proprio “focolare” di trasformazione dal basso, diventando un interessante esempio e un vero e proprio caso studio. A partire dalla rigenerazione degli spazi delle Catacombe, iniziata nel 2009 grazie ad alcuni giovani volontari, numerosi altri interventi di sistemazione di strade, slarghi e piazze sono stati via via promossi e realizzati, in un quartiere particolarmente denso in cui la dimensione della strada assume una forte centralità. Tali iniziative continuano tuttora, nel tentativo di cominciare a coinvolgere realmente anche i numerosi edifici in stato di abbandono presenti nell’area, come gli importanti complessi monumentali, alcuni dei quali ospedali storici dismessi o in fase di dismissione.