La Dieta Mediterranea diventa un corso di studi.

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Partirà dagli aspetti connessi alla salute e al benessere per arrivare a quelli gastronomici il percorso di studi e di approfondimento dedicato alla Dieta Mediterranea frutto di partnership con accreditate università italiane che saranno avviate a Napoli, all’Accademia MedEATerranea, presieduta da Massimiliano Quintiliani, la cui sede è all’interno della Mostra d’Oltremare.

La direzione scientifica è affidata al professore Antonio Giordano, luminare dell’oncologia e direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia.

La novità consiste soprattutto nell’abbinare i corsi di cucina riservati sia ai professionisti del settore che ai lovers ad un sapere accademico. Si partirà dalla domanda: cosa c’è nel piatto? Non solo e non già, dunque, dal punto di vista gastronomico e del sapore e del gusto dell’abbinamento degli ingredienti ma dal punto di vista nutrizionale e, soprattutto, della salute. Quindi, ogni volta, si risponderà al quesito che sempre più persone si pongono sul perché l’abbinamento di certi ingredienti faccia bene alla salute o prevenga malattie.

Il sapere scientifico sul modello alimentare della Dieta Mediterranea nel suo insieme, con tutti i suoi effetti benefici per la salute umana, per la prima volta sarà al centro di corsi teorico-pratici di cucina.

I primi due protocolli d’intesa sono firmati dall’Accademia MedEATerranea con il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena e con il Dipartimento di Medicina clinica, Sanità pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università dell’Aquila. Protocolli che, di fatto, rendono la Campania un modello per gli studi di gastronomia e fanno tornare nella regione cara al biologo e fisiologo statunitense Ancel Keys quegli approfondimenti sulla Dieta Mediterranea, di cui è ritenuto “inventore”.

A siglare le intese che danno avvio alla divulgazione del sapere scientifico, insieme al presidente dell’Accademia, Massimiliano Quintiliani, sono a professoressa Annamaria Cimini per l’Università dell’Aquila e il professor Giuseppe Campiani per l’Università degli Studi di Siena.

La prima interviene su progetti di sicurezza alimentare, in particolare, su nutraceutici ad attività antiossidante e malattia di Alzheimer, il secondo su progetti nel settore dell’agri-food e di agricoltura sostenibile, in qualità di referente della cooperazione internazionale.

Altro importante accordo è stato siglato con il Dipartimento di Economia, Management ed Istituzioni dell’Università Federico II di Napoli per il Master in Food Retail Management che partirà a fine gennaio con docenti dell’Ateneo partenopeo. A fine convention, lo show cooking dello chef stellato Peppe Guida.
(ANSA).

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