Una volta era un simbolo di arte, bellezza e tempo libero nel cuore di Napoli. Da anni la Galleria Umberto I, che si snoda tra via Toledo e il teatro san Carlo, ogni sera diventa terra di nessuno: bande di minorenni la utilizzano come campo di calcio o pista per gare in motorino. E se uno dei barboni che la utilizzano di notte come ricovero protesta, o urla per essere stato colpito da una pallonata, scatta la ritorsione: il branco prende a calci gli homeless, oppure orina su di loro.
Esasperazione alle stelle per gli abitanti della galleria.
Una residente, che per ovvi motivi chiede l’anonimato, racconta l’odissea quotidiana di chi credeva di vivere in un monumento e si ritrova a combattere ogni giorno con bande di baby delinquenti. “Finché li si lascia scorrazzare impunemente, va tutto bene. Appena provi a lamentarti per il frastuono o gli atti vandalici, arrivano gli insulti, le minacce, gli spintoni.
Una volta mio figlio ha ripreso uno di questi ragazzini, chiamiamoli così, e l’indomani il padre è venuto a picchiarlo”.
Le baby gang usano le saracinesche di bar e negozi come tirassegno per le pallonate; si arrampicano sulle impalcature dei lavori in corso, per staccare bulloni dai ponteggi e farne proiettili per vandalismi assortiti; si esibiscono in acrobazie sui motorini davanti a un pubblico di ragazzine plaudenti. Il tutto, racconta la residente, avviene in pratica ogni sera, dopo le 22.30, in media fino alle due di notte. E il sonno va a farsi benedire.
Emblematica anche la vicenda dell’albero di Natale allestito in galleria, per consentire a napoletani e turisti di appendere bigliettini dei desideri. Ogni anno è stato vandalizzato, ma stavolta le baby gang hanno alzato il tiro: a dicembre il povero abete è stato abbattuto, rubato due volte, vandalizzato addirittura due volte nella stessa nottata. Finchè è morto come Spelacchio, che almeno però era deceduto per cause naturali.
Soluzioni? “Chiudere la galleria di notte sarebbe un insulto alla città. L’unico rimedio è il presidio fisso della polizia municipale, sperimentato con ottimi risultati dall’allora sindaco Iervolino negli ultimi due anni del suo mandato. In quel periodo la galleria ridivenne un salotto, anche di sera. Poi l’attuale Giunta ha ritenuto che il controllo h24 non fosse più necessario, ed ecco i risultati”. (ANSA).
La Galleria Umberto I? E’ una no go zone.
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