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pubblichiamo la lettera aperta di Gianluigi Osteri, impresario teatrale di Afragola al premier Conte ed al Ministro dei Beni Culturali Franceschini
Alla Cortese Att. Presidente del Consiglio Dott. Giuseppe Conte,
del Ministro alla Cultura Dott. Dario Franceschini
Gentilissimi Onorevoli,
mi presento sono Gianluigi Osteri, manager di una società di organizzazione eventi e del Teatro Gelsomino di Afragola (NA), siate così pazienti da leggere per un attimo un mio “Monologo”, da chi per anni li ha sempre sostenuti e pagati e oggi sono io anzi siamo noi gli attori protagonisti.
Circa 4 anni or sono, abbiamo riaperto, con l’aiuto del Comune di Afragola e di alcuni imprenditori locali, uno spento e decaduto Teatro storico e riferimento di tutta l’area nord di Napoli. Combattiamo con i conti, con la diffidenza verso ogni forma di arte,contro la Terra dei fuochi, la Terra dei bombaroli, la Terra dei camorristi (montagna di merda), ci “scapelliamo” per dare felicità ai nostri sostenitori/ospiti che escono con il sorriso e un attimo dopo li vedi piangere perchè derubati della propria auto poche ore prima parcheggiata. Se solo sapesse quanto è difficile vivere di Teatro e dare vita ad un Teatro in provincia all’epoca del covid-19. Nonostante le nostre scrupolose attenzioni e rispetto delle disposizioni emanate da Regione e Ministero, ORA ARRANCHIAMO. Le scuole annullano le date delle uscite per vigenti disposizioni, gli artisti non rischiano le sale vuote, gli amatoriali sono nella confusione del “che faccio ?” taluni ospiti sono coraggiosi, altri meticolosi, alcuni impegnati a fare scorte alimentari…..E I NUMERI NON TORNANO. il nostro coraggio non sta nel “show must go on ” perchè insistere in una programmazione con giustificate paure o paturnie che si voglia dire, il nostro coraggio è di mantenere in vita la nostra operosità di Azienda nel settore della Cultura e dell’Arte ivi compresi tutti i dipendenti, ma una domanda la poniamo e una risposta la cerchiamo : perchè misure di sostegno per il comparto turistico e per le aree Rosse e non si parla del motore di questo Paese che noi operatori dello spettacolo e della cultura rappresentiamo ? di quale “area facciamo parte ? Confido nella Vostra Attenzione e sensibilità, perchè,come si dice in questi casi di grande turbamento sociale, che nessun resti indietro, specie se sei “piccolo brutto e nero “. Ora noi facciamo la “quarantena dei sorrisi”e proviamo a darci dei perchè, perchè proprio adesso mentre Vi scrivo ad Afragola nella mia città compaiono manifesti di Camorristi che si dissociano dall’iniziativa di altri camorristi che chiedono il pizzo, e il virus della Pazzia dilaga. Nel Frattempo che Giletti prepari un altra puntata su questa vicenda, qualora di notte dovesse vedere in giro un “uomo con la lanterna” non è Diogene ma sono io che cerco le risposte.
“A NOI BASTA UNA PACCATA SULLA SPALLA”
da Parte mia (di impeto e senza correzioni) e di chiunque senta Suo questo piccolo sfogo.
Gianluigi Osteri