La ricerca in Italia, incontro alla Stazione Dohrn martedì 8.

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Una riflessione sull’investimento in ricerca scientifica in Italia. Una riflessione sull’annoso problema di risorse, poche e spesso mal distribuite nelle Università e negli Enti di Ricerca, nel pubblico e nel privato.

Questo e altri spunti saranno oggetto di discussione durante l’Incontro-dibattito “La ricerca e l’Italia: un rapporto difficile?”, che si terrà nella Sala Conferenze della Stazione Zoologica Anton Dohrn, martedì 8 Maggio 2018, alle ore 17,30.

Durante l’evento, promosso dal Comitato “Scienza e Società”, si discuterà di come il nostro Paese sia diventato una realtà poco attrattiva nell’ambito della Ricerca, anche se sempre in grado di produrre ricercatori competitivi. Molti giovani ricercatori italiani migrano all’estero, dove sono apprezzati, e trovano condizioni di lavoro che consentono di sviluppare idee nuove, di produrre risultati e di dimostrare la propria competenza.

Nel corso del meeting sarà trattata la spinosa polemica riguardo a come sia difficile per l’Italia competere con i grandi investimenti in nazioni a noi vicine. Citando una bella immagine nell’ultimo libro di Defez (Scoperta, Come la Ricerca Scientifica può aiutare a cambiare l’Italia), tale perdita può essere paragonata ad uno smantellamento dei nostri monumenti più belli, mattone dopo mattone, cui la società italiana sembra assistere con torpore e indifferenza. L’incontro-dibattito darà modo di interrogarsi circa la possibilità di rimediare a questa terribile emorragia, su quali siano le carenze della ricerca in Italia e su quali gli interessi che ne ostacolano lo sviluppo. Soprattutto, si ragionerà sulle azioni messe in campo oggi per assicurare credibilità al nostro “sistema ricerca”, per garantire una valutazione rigorosa delle competenze e su quale sia la possibilità concreta di invertire tale tendenza.

L’evento “La ricerca e l’Italia: un rapporto difficile?” sarà introdotto e moderato da Roberto Di Lauro, Università di Napoli “Federico II”. Intervengono: Roberto Defez, IBBR-CNR, Napoli; Andrea Graziosi, Università di Napoli “Federico II”; Tullio Jappelli, Università di Napoli “Federico II”. Conclude Roberto Di Lauro, Università di Napoli “Federico II”.

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