È ormai risaputo come la tecnologia sia la protagonista indiscussa degli ultimi tempi, tanto da aver rivoluzionato ogni aspetto della nostra vita, da una semplice comunicazione tra persone alle vetture auto pilotate.
Il mondo del lavoro ovviamente non è rimasto esente da questa vera e propria rivoluzione e anzi, ha visto un rapido cambiamento soprattutto per quanto riguarda le diverse professioni: alcune sono infatti diventate “obsolete” e soppiantate dal lavoro delle macchine, molte altre invece sono nate proprio grazie alla tecnologia, assieme a numerose figure professionali che prima non esistevano.
In questa grande distinzione, ci sono poi quei lavori che sono stati capaci di adattarsi e stare al passo con le innovazioni tecnologiche; ne sono l’esempio i live croupier nei casinò online, che hanno saputo sfruttare al meglio le nuove connessioni ultraveloci, la grafica sempre più accattivante e perché no, anche la realtà virtuale, per immettersi sul mercato e rendere accessibile il mondo del gioco a tutti. Ovviando al problema per cui in passato gli appassionati di questo settore dovevano necessariamente dirigersi fisicamente in un casinò per giocare, seguire regole rigide di dress-code e fare i conti molto spesso con le distanze fisiche tra loro e il proprio casinò preferito.
Ciò che è certo, almeno secondo uno studio dell’Università di Oxford, è che ben il 47% dei lavori attualmente esistenti entro i prossimi vent’anni scompariranno, o meglio, si modificheranno e i lavoratori saranno sostituiti da Internet, attraverso app o robot. Sono professioni come quelle che fanno riferimento ai call-center, ad esempio. La cosa positiva è che non necessariamente porteranno a un aumento della disoccupazione, perché nasceranno nuove e diverse professioni che genereranno un vero e proprio cambiamento del mercato del lavoro, nel quale però, troveranno ancora spazio alcune professioni tradizionali come lo scrittore, lo stilista, l’ingegnere, il parrucchiere o lo spazzino.
L’evoluzione della tecnologia e del mondo del lavoro, non si può fermare e lo dimostra anche la storia con le sue rivoluzioni industriali e i vari tentativi di fermare le innovazioni per paura della disoccupazione (basti pensare ai lampionai che protestavano contro la diffusione dell’illuminazione pubblica nelle strade); sicuramente la scomparsa di numerose professioni genererà scompiglio, confusione e timore all’interno della società, ma come sempre, lo spirito di adattamento avrà la meglio: ecco quindi che da una crisi generale possono nascere grandi opportunità, si pensi all’avvento di Internet, il quale inizialmente era riservato a pochi mentre ora collega il mondo e ha creato migliaia di posti di lavoro.
In merito proprio alla creazione di nuove figure professionali, una ricerca di FastFuture ne ha individuate ben venti, che nasceranno e si svilupperanno entro il 2030; tra queste, il nano medico, figura che sfrutterà la nanotecnologia rivoluzionando il settore medico e l’agricoltore verticale, professione che avrà il compito di gestire fattorie urbane verticali.
Insomma, sicuramente l’evoluzione tecnologica continuerà a influenzare il nostro mondo, portandolo probabilmente a un cambiamento radicale, nonostante sia già in atto un ritorno ai mestieri antichi, con un aumento di interesse per le botteghe storiche e l’agricoltura, in particolare quella biologica ed ecosostenibile. Tutto, quindi, sta nel gestire la tecnologia a proprio vantaggio affinché essa sia una risorsa e non una minaccia, specialmente in campo lavorativo.