Traffico di stupefacenti, appalti ma anche agroalimentare: la camorra sta spostando le sue mire anche in questo settore dell’economia: si tratta di un business che nel 2015 avrebbe superato i 16 miliardi di euro come evidenziano i dati contenuti nel quarto “Rapporto sui crimini agroalimentari” di Eurispes, Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità, citato dalla Direzione investigativa antimafia.
Le cosiddette “agromafie” tenderebbero a “fare cartello” per agire sull’intera filiera. Si accaparrano i terreni, diventano intermediari nella vendita dei prodotti, si occupano del trasporto, dello stoccaggio e reinvestono i capitali illeciti in centri commerciali.
Tra i gruppi malavitosi più attivi figurano il clan Lo Russo e Moccia che si stanno espandendo anche all’estero, in particolare sul mercato ortofrutticolo di Barcellona. (ANSA)