L’Ordinanza del Commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, emanata il 31 maggio 2022, contiene molteplici disposizioni per superare le criticità e i nodi fin qui irrisolti che hanno ostacolato la ricostruzione nei comuni dell’isola di Ischia colpiti dal sisma, creando le condizioni per un cambio di passo a cinque anni dal disastroso evento.
L’ordinanza è frutto di un’ampia e virtuosa collaborazione istituzionale fra tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione, a partire dalla Regione Campania, dai sindaci e dai Comitati dei Cittadini interessati. In tale contesto, è prevista la possibilità di stipulare un accordo con la Soprintendenza, anche garantendo un supporto tecnico per una rapida definizione dei condoni. Inoltre, viene definita una procedura spedita e partecipata per l’approvazione da parte della Regione del piano di ricostruzione.
Le misure di semplificazione adottate, alcune delle quali in deroga alla normativa vigente, sono ispirate ai principi della messa in sicurezza degli edifici e del territorio, di ecosostenibilità degli interventi, di incremento zero delle volumetrie e delle superfici, di riduzione dei consumi energetici e di contestuale risanamento dei danni provocati dal sisma e definizione delle domande di condono pendenti.
I punti principali dell’ordinanza, che innova profondamente le procedure per la ricostruzione, sono i seguenti:
Si sblocca il condono
Con il parere del Ministero della Cultura, reso il 30 maggio 2022, si sblocca il terzo condono che aveva rappresentato motivo di freno per gran parte degli interventi di ricostruzione. Con l’ordinanza, nel recepire tale parere, si stabilisce che solo gli abusi che realmente determinano un danno al paesaggio, possono essere oggetto di un parere negativo da parte della Soprintendenza, la quale quindi dovrà compiere una valutazione in concreto della compatibilità paesaggistica delle opere, indipendentemente dal tempo della loro realizzazione.
Inoltre, l’ordinanza commissariale distingue gli abusi minori, “tollerabili” e in ogni caso sanabili, dagli abusi gravi soggetti a condono.
Nell’esercizio dei poteri straordinari, il Commissario stabilisce (richiamando disposizioni di legge già vigenti in altre ricostruzioni), che il limite delle “tolleranze costruttive” (superfici, volumi, altezze) per interventi anteriori al 21 agosto 2017 è ora del 5%, mentre per le modifiche interne riconducibili a opere di manutenzione, si presenta la sanatoria con la stessa domanda di richiesta del contributo: un modo efficace e snello per regolarizzare le difformità minori.
Piano di ricostruzione, delocalizzazioni e trasformazione urbana, classificazione degli interventi
L’Ordinanza disciplina le modalità di approvazione del Piano di ricostruzione da parte della Regione Campania tramite un procedimento partecipato dai Comuni e dai cittadini che preveda il principio di riduzione del consumo del suolo, la definizione delle “unità minime di intervento” (a livello di edifici singoli e aggregati), le eventuali aree di delocalizzazione degli edifici, le prescrizioni e le norme di tutela paesaggistica finalizzate alla ricostruzione, nonché l’eventuale possibilità di procedere alla ricostruzione di edifici privati danneggiati, con il consenso dei proprietari, tramite ricostruzione pubblica mediante appalti. L’Ordinanza prevede, comunque, che in assenza di vincoli o impedimenti la ricostruzione può partire subito, attraverso la presentazione della SCIA edilizia.
Quindi, non tutti gli interventi sono considerati uguali. Si prevede, infatti, la seguente classificazione:
1) Edifici danneggiati dal sisma soggetti a intervento diretto di ricostruzione sulla base del titolo edilizio (s.c.i.a. o altro titolo edilizio abilitativo). Per questi ultimi si può partire subito, con SCIA redatte dai professionisti incaricati e controllate dai comuni entro 60 giorni.
2) Edifici danneggiati dal sisma soggetti a preventiva pianificazione ai fini dell’intervento di ricostruzione;
3) Edifici da delocalizzare per ragioni di rischio sismico o idrogeologico.
Tutti i cittadini potranno presentare il progetto e spetterà alla Conferenza dei servizi dare il via libera, nell’ipotesi di cui al punto 1, o attendere il varo del piano nelle ipotesi di cui i punti 2 e 3.
Un solo procedimento con la Conferenza speciale dei servizi per i condoni, il titolo edilizio e la concessione del contributo
Non più pratiche che viaggiano da un ufficio all’altro, con tempi lunghi e incerti. L’ordinanza prevede un’unica sede per i procedimenti relativi alle domande di condono, di acquisizione del titolo edilizio sul progetto di ricostruzione e di concessione del contributo. Tutte le pratiche saranno istruite e decise attraverso una Conferenza speciale dei servizi, articolata in due fasi: nella conferenza preliminare si decide sul condono e si danno gli indirizzi per il progetto, nella conferenza decisoria si approvano il progetto e il contributo, erogato direttamente ai professionisti e alle imprese. La Conferenza sarà presieduta dal Commissario o da un suo delegato, e parteciperanno il Comune, la Soprintendenza competente, l’Autorità di Distretto, le Direzioni Generali della Regione Campania e le Amministrazioni pubbliche competenti in relazione al caso specifico, con la possibilità di invitare il progettista incaricato per un dialogo e un confronto costruttivo.
Tempi certi e semplificazioni
Ogni fase avrà i suoi tempi certi per accelerare la ricostruzione. Tutti dovranno fare la loro parte nel rispetto dei tempi assegnati: funzionari pubblici, professionisti incaricati, imprese, proprietari degli edifici da ricostruire.
L’ordinanza fissa termini procedimentali chiari e anche perentori con l’attuazione degli articoli 9-bis (poteri sostitutivi) e 17 bis, comma 3 (silenzio assenso) della legge n. 241 del 1990, e l’adozione da parte del Commissario di tutte le misure di semplificazione previste dalle leggi vigenti.
Nello specifico:
- a) per le e domande che non prevedono il condono e che possono essere definite con SCIA, il termine è di 60 giorni;
- b) per le domande per le quali è necessario presentare istanza di condono, il termine stabilito è di 60 giorni per la conferenza preliminare, e altri 60 giorni per la conferenza decisoria, che dovrà definire l’approvazione del progetto definitivo e la concessione del contributo.
Nell’ipotesi di Conferenza dei Servizi in due fasi, il progettista disporrà fino a 90 giorni di tempo per presentare il progetto definitivo.
Aumentano le risorse a disposizione dei cittadini per la ricostruzione.
Viene disposto l’aumento del costo parametrico del 20% per l’edilizia residenziale e del 25% per le attività produttive, comprensive degli aumenti parziali disposti nei mesi scorsi, per far fronte al notevole incremento dei prezzi dei materiali del comparto edile.
In sostanza, aumenta il limite massimo di concedibilità del contributo sulla base del prezziario della regione Campania. Vengono disciplinati il superbonus 110%, gli altri bonus edilizi e il superbonus “rafforzato”. In altri termini sarà possibile fino al 2025 aggiungere per i costi eccedenti il contributo della ricostruzione anche i bonus edilizi e sarà possibile optare per il superbonus 110% rafforzato, aumentando del 50% i limiti di spesa degli interventi. In tal caso il cittadino può optare alla rinuncia del contributo della ricostruzione a favore di una procedura più spedita. Il complesso di tali misure finanziarie potrà garantire maggiore sicurezza sismica, efficienza energetica e sostenibilità nella ricostruzione.
Vengono introdotte le anticipazioni a favore dei professionisti e l’erogazione diretta dei Sal
Viene introdotta un’anticipazione del 50% dei compensi dei professionisti all’atto della presentazione di tutti gli atti progettuali e della relativa documentazione, previa verifica della loro completezza. Si tratta di una misura finalizzata ad accelerare la presentazione dei progetti.
Viene altresì disciplinato il pagamento diretto del contributo pubblico degli Stati di avanzamento lavori (Sal) alle imprese e ai professionisti da parte dei Comuni, semplificando le modalità di presentazione dei Sal e prevedendo i termini di pagamento. Tali misure renderanno più sicura e competitiva la ricostruzione sotto il profilo finanziario in una fase di scarsa disponibilità delle imprese.
Una più forte organizzazione amministrativa della struttura commissariale e assistenza per i cittadini
Sono previste misure per il rafforzamento dell’organizzazione e della capacità amministrativa della struttura commissariale al fine di far fronte alle attività affidate alla stessa e alla Conferenza Speciale dei Servizi. Sarà istituito un “servizio di assistenza sisma” che risponderà tempestivamente a tutti i quesiti e le richieste di chiarimenti dei professionisti, dei tecnici, dei Comuni e dei cittadini.
Stima dei fabbisogni finanziari della ricostruzione e prenotazione del contributo
Viene introdotto l’obbligo di presentare a mezzo di una semplice scheda, entro il 20 agosto, una manifestazione di volontà a richiedere il contributo della ricostruzione, al fine di poter stimare le risorse finanziarie che saranno necessarie e poter programmare la ricostruzione.
Viene altresì prevista la possibilità di integrare le pratiche pendenti, per applicare la nuova procedura improntata a principi di maggiore semplicità.
In virtù delle misure introdotte, la ricostruzione a Ischia potrà ripartire su basi più solide, con procedure più semplici. Ora spetta ai cittadini, ai tecnici e alle imprese fare la propria parte, insieme a tutte le istituzioni pubbliche coinvolte. La priorità è quella di presentare i progetti e completare le pratiche di condono.