Lettera aperta a
PAPA FRANCESCO
da Davide Tutino.
Caro Papa Francesco,
dal 31 Dicembre scorso decine di noi cittadini digiunano, digiuniamo, perché chi occupa il trono di Cesare cessi dal tentativo di estorcere, con il nostro corpo, il nostro consenso e la nostra Coscienza. Nei giorni scorsi ci siamo riuniti tra le dolci colline di Perugia, e abbiamo marciato fino alla Rocca di Assisi, per chiedere la smilitarizzazione mondiale degli stati e delle società.
In questa terra Umbra, così preziosa per la cristianità, scopriamo un fatto doloroso e grave.
Le nostre sorelle, monache del monastero benedettino di Santa Caterina a Perugia, saranno deportate, per il rifiuto a cedere a quello stesso ricatto da noi respinto e rifiutato.
Nel mio piccolo ho ripreso a digiunare dal 13 Marzo scorso, e da oggi offro a Loro e a Voi questo digiuno: vogliate accoglierlo come atto di amorevole fratellanza verso le nostre sorelle. Vogliate considerarmi unito nel digiuno alla loro affermazione di coscienza.
Come capo della Chiesa abbiate pietà di loro, come Pastore abbiate pietà di loro, come fratello maggiore vogliate accogliere questa nostra domanda: giù le armi, giù le siringhe, in alto la Vita e la Coscienza.
Vostro,
Davide Tutino