dall’Avv. Vincenzo Cinquegrana riceviamo e pubblichiamo
1988 – Lucia Montagna – Melfi (PZ)
Lucia è sola nella sua casa di Melfi la sera del 12 novembre quando tre sorelle, Maria Altomare, Filomena e Rosa Russo bussano alla sua porta per vendicare la morte del fratello Santo Russo. Una vendetta efferata che vede soccombere la 14enne Lucia sotto 11 pugnalate, una della quali le recide la giugulare destra.
Il cadavere di Lucia, con ancora due coltelli conficcati in gola, viene ritrovato dalla cognata Fiorida Russo, rientrata dal carcere dove si trova Angelo Montagna, fratello della ragazza ammazzata, arrestato perché colpevole dell’omicidio di Santo Russo.
L’omicidio è maturato in contesto di vendette trasversali tra famiglie di zingari. Una modalità che mutua quelle dei clan.
È da oltre un ventennio che il Tribunale di Sorveglianza di Napoli non concede una liberazione condizionale ad una persona con un fine pena mai. Difatti, già vi erano stati dei precedenti rigetti: un primo dal Tribunale di Sorveglianza di Firenze e poi dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli che alla fine non ha potuto che dare legittimità alla richiesta di libertà della Russo che oggi finalmente riconquista la sua libertà dopo aver scontato oltre 25 anni di carcere e con un fine pena mai, riabbracciando marito, figli e nipoti.
La signora Russo Altomare, madre di tre figli cresciuti in sua assenza e curati dal marito tra sacrifici inenarrabili, ha trascorso il periodo di detenzione in assoluta ottemperanza ai doveri quotidiani mantenendo condotta esemplare, impegnandosi nel lavoro, collaborando a tutte le attività di reinserimento degli istituti presso i quali è stata detenuta.
L’istanza di concessione della liberazione condizionale della pena (art. 176 cp) per la sig.ra RUSSO MARIA ALTOMARE di anni 59, difesa dal penalista, avv. Vincenzo CINQUEGRANA, è stata depositata nel 2015 e, dopo due anni di giudizio, nel 2017 il Tribunale di Sorveglianza di Napoli ha rigettato la richiesta, impugnata innanzi alla Cassazione.
La Corte di Cassazione accogliendo le doglianze difensive, annulla il rigetto del Tribunale di Sorveglianza di Napoli e rinvia nuovamente al Tribunale di Napoli
Al processo di rinvio, ascoltate nuovamente le ragioni esposte dall’avv. Cinquegrana, il Tribunale di Sorveglianza di Napoli concede alla Russo Maria Altomare la libertà, con provvedimento depositato il 30/05/19.