La guerra delle cifre sul ‘popolo’ portato in piazza contagia anche il M5s che, in conclusione della tre giorni al circo massimo, canta vittoria ed esulta per il successo di pubblico. Grillo sfida i giornalisti con un tweet: “contateci!” ma la guerra dei numeri sembra scoppiare più dentro i Cinque Stelle che con la stampa. La kermesse è riuscita anche se il riscontro di pubblico non è stato omogeneo ed è andato via via crescendo nei tre giorni della manifestazione.
Il fatto è che ieri notte, nel colmo dell’entusiasmo, il blog di Grillo ha pubblicato un post: “Oltre 100 mila persone si sono raccolte nell’area davanti al palco centrale ma, calcolando il flusso nell’intera giornata possiamo dire che si sono registrate in totale 500 mila presenze”. Un dato che stride sia con quello fornito dalla Polizia (150 mila) sia con quello ufficializzato dal palco da Luigi Di Maio che oggi, di fronte ad un pubblico molto più consistente di quello raccolto ieri, ha ringraziato “i 200 mila del circo massimo”.
Numeri a parte, la manifestazione è andata secondo le aspettative del Movimento: Roberta Lombardi, l’organizzatrice, tira un sospiro di sollievo e mentre il popolo degli attivisti si fa sentire dall’arena urlando “Onestà! Onestà!”, lei, dietro il palco scoppia in un pianto liberatorio. Anche Grillo è visibilmente soddisfatto: “l’applauso ve lo facciamo noi a voi!” urla chiudendo la festa dopo aver lodato il popolo 5 Stelle e i suoi banchetti di cittadini. Visto dall’alto della gru su cui è salito ieri gli attivisti gli sembrano degli “alieni”, quelli che segnano con “cerchi magici” i campi di grano. Per ringraziarli stamattina Beppe ha anche esaudito una promessa: “sono andato alle roulotte con il cappuccino in mano…sembrava un campo nomadi.. e si sono pure incavolati perché li ho svegliati..” scherza. La chiusura è una festa e anche Grillo conduce il suo intervento a metà tra il serio e il faceto. Scherza sul suo futuro e quello di Casaleggio, esiliati dalla nuova leva di giovani “bravi e competenti” al parlamento europeo “accanto a Mastella”. Nessun duetto con Bennato né giri di blues anche se il pubblico viene deliziato dalla riproposizione in chiave 5 Stelle di note ‘cover’.
La mitica canzone sugli anni ’80 di Raf, diventa un’allusione al benefit in busta paga (“cosa resterà degli euro 80..”) e il premier diventa il nuovo protagonista della canzone di Jovanotti (L’ombelico del mondo): “Renzi è il dittatore giocondo… “. Sull’arena oggi circolava anche un drone per riprendere l’evento in tutta la suggestione della ripresa aerea: “è un drone nella pace” gongola l’addetto mentre testa l’apparecchio sopra il capo dei parlamentari M5s. File ai gazebo, stand organizzati, tutto è filato alla perfezione: file ordinate davanti ai distributori di acqua pubblica, liscia o gasata, e gran lavoro dei volontari per tenere pulita l’area e organizzare la differenziata: vetro, lattine, plastica, scarti del cibo e materiale non riciclabile. Anche Grillo li ringrazia: “..potevate almeno portare un po’ di spazzatura da casa!”. Anche se forse, alla fine, il regalo a lui più gradito dopo l’indisposizione potrebbe essere la scatola di ‘Informenol’, l’antibiotico che cura gli sconvenienti effetti della mala informazione. (ANSA)