Secondo quanto si apprende da fonti dell’Asl, è stabile, ancora con problemi respiratori, l’uomo di 44 anni ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Giugliano dopo l’intossicazione da mandragora che ha portato al ricovero, anche nell’altro ospedale di Pozzuoli, di 10 persone.
Resta ricoverato a Pozzuoli un uomo di 86 anni che però dovrebbe essere dimesso a breve. L’uomo in intensiva a Giugliano avrà bisogno di ventilazione assistita per almeno altri 4 giorni.
Sono intanto state effettuate nel Centro agroalimentare di Volla le operazioni di distruzione dei 7 bancali di spinaci sequestrati e ‘sotto accusa’ dopo l’intossicazione di 10 persone.
“La situazione è sotto controllo: sono in corso analisi sui campioni prelevati e sono state adottate tutte le procedure previste in questi casi dalla normativa vigente”.
È quanto precisa la direzione della Asl dell’Aquila in merito alle notizie relative a casi di intossicazione, registratisi nel napoletano, riconducibili al consumo di mandragora, una pianta tossica simile ad alcuni tipi di verdura; uno dei lotti di verdure commercializzate proviene da Avezzano (L’Aquila) ed è stato sottoposto a un fermo cautelativo.
“C’è stato l’immediato intervento del Servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian) della Asl, diretto dalla dottoressa Maddalena Scipioni – si spiega in una nota – che, in sinergia con i Nas, ha effettuato prelievi sui campioni di prodotto che sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico per essere sottoposti ad analisi”.
“In attesa del responso degli accertamenti – conclude la direzione Asl – il lotto in questione è stato ritirato e posto in stato di fermo cautelativo”. (ANSA).