In data odierna, il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli ha eseguito un decreto di sequestro
preventivo nei confronti di Giovanni PIANESE, già più volte Sindaco del Comune di Giugliano
nonché ex Consigliere Regionale della Campania, e dell’imprenditore milanese Benito
BENEDINI, avente ad oggetto la somma di 250.000,00 euro (duecentocinquantamila euro)
quale profitto del reato di corruzione.
Il sequestro del danaro è stato disposto dal GIP, su richiesta di questa Procura Distrettuale,
all’esito di approfondite indagini svolte dal G.l.C.O. della Guardia di Finanza di Napoli che
hanno ricostruito una articolata vicenda corruttiva consumatasi nel 2011 e legata alla
approvazione del Piano di lottizzazione di una vasta area del Comune di Giugliano, nella zona
di Lago Patria, denominata “ex Terre di Ferlaino”, ed oggetto di un progetto presentato dalla
società Progetto Grano S.p.A., di fatto gestita da Benito BENEDINI.
In particolare, nell’ambito di più vaste indagini condotte dal GICO della Guardia di Finanza
di Napoli sul clan MALLARDO, veniva approfondita la procedura finalizzata a consentire la
lottizzazione di questa vasta area insistente del territorio di Giugliano, e convenzionalmente
denominata ex Terre di Ferlaino.
Veniva ricostruito il procedimento amministrativo volto a realizzare tale lottizzazione,
venivano individuate le aziende interessate e venivano identificati i soggetti
dell’Amministrazione Comunale di Giugliano che seguivano, formalmente o di fatto,
l’istruzione della procedura.
Si appurava che per realizzare la lottizzazione la società PROGETTO GRANO SPA aveva
presentato un documento di scoping e una proposta di Piano speculazione; BENEDINI Benito
che era il gestore di fatto di tale società seguiva |’andamento dell’istruttoria ed era in
contatto – direttamente e attraverso i propri tecnici – con l’amministrazione giuglianese.
Si registravano contatti tra BENEDINI BENITO e l’allora Sindaco del Comune di Giugliano
PIANESE GIOVANNI aventi ad oggetto l’iter amministrativo di questa procedura fino a che
veniva intercettata una inequivoca conversazione ambientale svoltasi presso l’hotel Vesuvio di Napoli proprio tra BENEDINI BENlTO, imprenditore interessato all’approvazione della procedura, e PIANESE GIOVANNI.
Infatti, nel corso di questo incontro awenuto presso l’hotel Vesuvio di Napoli, Benito
BENEDINI avanzava promessa a PIANESE Giovanni all’epoca Sindaco del Comune di Giugliano
di corrispondergli danaro – e successivamente effettivamente gli dava una somma pari
quantomeno a 250 mila Euro, espressamente definiti “non rintracciabili”, affinché questi
seguisse la procedura amministrativa, monitorandone l’andamento e non frapponendo
ostacoli, per consentire la costruzione di alloggi nella località Lago Patria nella zona
convenzionalmente denominata le ex terre di Ferlaino come da progetto (documento di
scoping e proposta di Piano) della società PROGETTO GRANO SPA; nello specifico, PIANESE
Giovanni assicurava a BENEDlNl Benito diverse attività: sollecitava una richiesta di
accelerazione cla parte dello stesso BENEDINI al Comune di Giugliano per l’approvazione del
Piano, assicurava l’approvazione della delibera definitiva del Piano, assicurava il suo ausilio
ai tecnici di BENEDINI per la predisposizione delle controdeduzioni da assoggettare a
delibera di Giunta Comunale, assicurava il monitoraggio della procedura sulle infrastrutture.
Nel colloquio BENEDINI Benito specificava esplicitamente di aver messo a clisgosizione del
Sindaco 250mila Euro contanti non tracciabili.
Il sequestro oggi eseguito rappresenta un significativo intervento giudiziario sul fronte
dell’inquinamento istituzionale dal momento che l’atto corruttivo era volto ad ottenere i
favori dell’amministrazione comunale.