Domenica 16 Ottobre la stazione Università della Linea 1 della metropolitana è stata riaperta al pubblico.
I lavori di sostituzione della pavimentazione della stazione, resisi necessari per i diffusi dissesti, sono iniziati il 15 giugno scorso ed eseguiti dalla società Toledo Scarl, impresa del gruppo MN spa che all’epoca ha realizzato la stazione.
La stazione Università è sotto il livello della falda idrica: il piano del ferro è oltre 25 metri al di sotto del livello del mare e la sua realizzazione è stata particolarmente complessa avendo richiesto l’utilizzo di tecniche avanzate di scavo in presenza di acqua. Tuttavia l’umidità che caratterizza gli ambienti di stazione è connotata da un grado di aggressività, dovuta appunto alla natura salina, che nel tempo ha comportato distacchi della pavimentazione sui diversi livelli di stazione, tanto da richiedere un intervento radicale non solo di sostituzione del materiale, adatto all’ambiente umido, ma anche una diversa modalità di posa. In totale sono stati sostituiti circa 1.750 mq di pavimentazione, ai diversi piani e in banchina, e oltre 230 metri di percorso Loges.
L’intervento, ultimato nei tempi previsti, è stato eseguito rispettando il disegno originario e le scelte cromatiche degli architetti Mendini e Rashid, con riporto della stabilità di calpestio.
L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza (Ansfisa) ha rilasciato il nullaosta tecnico alla messa in esercizio al primo dei nuovo treni sulla Linea 1 della metropolitana cittadina. La procedura di collaudo era stata interrotta nel luglio 2021 per un incidente, è ripresa nello scorso febbraio dopo una complessa istruttoria tecnica avviata dall’attuale Amministrazione comunale. Negli ultimi mesi, lungo la linea, al fine di ottenere il nullaosta sono stati effettuati numerosi interventi sulla infrastruttura e sui sistemi di segnalamento e controllo. Sul treno sono state effettuate infatti tutte le prove statiche e dinamiche previste dalla legge, tutte superate con successo sotto il controllo dell’Ansfisa. L’assoluta sicurezza del nuovo treno è quindi garantita. Nei prossimi giorni, dopo gli adempimenti burocratici, Anm metterà in servizio il nuovo treno che i cittadini potranno utilizzare. I successivi nuovi treni saranno messi in linea progressivamente nei prossimi mesi.
“La messa in esercizio dei nuovi treni è un passo fondamentale per il miglioramento del trasporto metropolitano in città: è stato un lavoro molto complesso a seguito dell’incidente avvenuto lo scorso anno per garantire la massima sicurezza agli utenti. Siamo particolarmente grati al ministro delle Infrastrutture Giovannini per aver seguito in prima persona la procedura ed ai tecnici del Mims e di Ansfisa per l’enorme lavoro di questi mesi condotto insieme ai tecnici del Comune e di Anm che hanno mostrato grande professionalità e dedizione”, il commento del sindaco Gaetano Manfredi.
“La notizia del nulla osta per la messa in esercizio dei nuovi treni sulla linea 1 della metropolitana partenopea da parte di Ansfisa è davvero importante per garantire la mobilità delle persone in piena sicurezza. Efficienza, sicurezza e accessibilità sono, infatti, i pilastri su cui poggiano gli investimenti previsti per la città: solo per Napoli, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per il trasporto rapido di massa prevede 350 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni e per il miglioramento delle infrastrutture, mentre con l’ultima legge di bilancio sono stati destinati quasi 800 milioni di euro per il nuovo collegamento veloce tra Napoli e la stazione di Afragola. Grazie alle risorse del Pnrr il Comune di Napoli dispone, inoltre, di 180 milioni di euro per l’acquisto di 250 autobus elettrici o a idrogeno”, aggiunge il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.