Morte Lino Apicella, i familiari chiedono giustizia.

Un frame tratto da un video fornito dalla Polizia di Stato mostra la fotografia, adagiata sul suo feretro, dell'agente Pasquale Apicella, morto il 27 aprile a Napoli nel tentativo di fermare una banda di rom che aveva tentato di scassinare uno sportello bancomat, 8 maggio 2020. ANSA/UFFICIO STAMPA/POLIZIA DI STATO
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Chiedono giustizia per Pasquale e per tutti i poliziotti devoti al loro lavoro, i familiari e gli amici di Pasquale Apicella, che tutti chiamavano Lino, oggi riunitisi davanti all’ingresso del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli dove è attesa la sentenza del processo ai tre uomini che la Procura ritiene responsabili di omicidio volontario.

L’agente rimase ucciso la notte del 27 aprile 2020 mentre, insieme con i colleghi, cercava di bloccare la fuga di tre ladri che, poco prima, avevano tentano di svaligiare lo sportello bancomat di una banca.

“L’amore per il prossimo fa la differenza. Giustizia per Pasquale Apicella” e “I ricordi felici del tempo che abbiamo trascorso insieme inondano il nostro cuore addolorato e si trasformano in lacrime. La nostra vita senza di te non sarà più la stessa. Ci manchi. Ciao Lino” si legge sui striscioni che parenti e amici hanno esposto davanti al Tribunale. (ANSA).

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