Mostra collettiva PONTICELLI X, inaugurazione il giorno 26 maggio al chiostro di Santa Maria La Nova

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Sabato 26 maggio alle 12 presso il chiostro grande di Santa Maria La Nova sarà presentata la mostra collettiva dal titolo PONTICELLI  X , ideata e curata da Luca Sorbo e coordinata da Monica Aurino. E’ soprattutto un esperimento di ECOLOGIA VISIVA per vedere e far vedere.

Interverranno esponenti delle associazioni di Ponticelli ed autorità del Comune e della Città Metropolitana di Napoli.

Gli autori dei reportage sono:  Monica Aurino, Maria Cafaro, Marco Cicala, Francesca Paola Cilento, Elisa D’Ambrose, Lidia De Campora, Giovanna Marrazzo, Marco Menduni, Marco Pescosolido.

Il progetto grafico è a cura di Francesca Paola Cilento e Maurizio Avati, la responsabile dell’organizzazione è  Lidia De Campora.

Martedì 5 giugno alle 16  i nove fotografi presenteranno i loro reportage.

Il  reportage collettivo di lungo periodo nasce per raccontare la complessità del territorio attraverso la condivisione di esperienze con le associazioni che operano nel quartiere. E’ un progetto di ascolto e attenzione che cerca attraverso la fotografia di far emergere l’identità e le contraddizioni dei luoghi.

Il progetto, nato dalle esperienze delle passeggiate consapevoli per conoscere e documentare la città, ha coinvolto  nove fotografi, alcuni di loro alla prima esperienza espositiva, che per un anno hanno provato a conoscere uno degli aspetti del territorio.

Breve descrizione dei reportage

-Monica Aurino Ha concentrato la sua attenzione sul centro storico e le sue trasformazioni, provando ad individuare continuità e cesure

-Maria Cafaro ha indagato la dimensione agricola di Ponticelli ricercando i luoghi della tradizione  in contrapposizione con le nuove edificazioni.

-Marco Cicala si confronta con una delle realtà più difficili di Ponticelli, I Bipiani. Costruzioni prefabbricate in amianto, nate come abitazioni provvisorie all’indomani del terremoto, ma tutt’ora abitate da centinaia di persone.

-Francesca Paola Cilento cerca i segni della solidarietà in contrapposizione con un’architettura che crea alienazione e solitudine.

-Elisa D’Ambrose racconta Ponticelli attraverso i luoghi vissuti da una ragazza che ogni giorno va a lavorare a Napoli, luoghi a cui la ragazza è molto legata.

-Lidia De Campora concentra la sua attenzione sulla dimensione religiosa del quartiere. Dalla cattedrale alla processione della Madonna della neve alla ricerca dell’identità più profonda di Ponticelli.

-Giovanna Marrazzo esplora il ruolo della Circumvesuviana ed il suo essere lo strumento privilegiato per raggiungere Napoli. Una presenza invasiva in cui si vivono molte delle contraddizioni del legame tra la città e la periferia

-Marco Menduni ha seguito per un anno la comunità di Sant’Egidio ed il loro impegno per migliorare le condizioni sanitarie del quartiere.

-Marco Pescosolido  ha indagato la relazione tra le vedute urbane di Ponticelli con la realtà del Parco Merola ed i suoi murales.

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