da Alessandra Zottoli riceviamo e pubblichiamo
La “Logica Sovrana del Divertimento ” che sembra essersi posta Super Partes soppiantando ogni altra logica fino ad oggi riconosciuta fondante, ormai regola – o sregola a seconda dei punti di vista – la vita di una discreta fetta di popolazione napoletana e non.
La Movida, da buon dittatore stratega, ha usato la carota dei vantaggi economici per ipnotizzare proprietari di locali cittadini dai quali, sembra ovvio, cercano di cavare quanto più guadagno possibile, palesemente indifferenti ai disagi creati al contesto. In uno scenario da vignetta umoristica facciate intere di condòmini su tutte le furie, non possono che assistere ai baccanali, ai veglioni reiterati 365 giorni all’anno, allo strombazzare di auto, in una parola alle sagre di paese che avvengono come una maledizione divina, nell’intervallo fra un giorno lavorativo ed un altro. Arginarla sarebbe arduo come asciugare il mare con il secchiello. Nascono come funghi, dappertutto, questi tabernacoli del divertimento, perfino nelle zone più insospettabili e silenziose fino a poco tempo prima.
Ed io, da semplice cittadina, mi domando “Potrà mai la logica del Divertimento e del Profitto soccombere agli assalti di quella, poverella cenerentola, del Diritto ad una Qualità del Vivere nella propria casa? Il reame, gelato dal maleficio che, anziché fare piombare nel sonno il suo popolo, lo tiene sveglio in apocalittici scenari di neonati urlanti, ammalati prostrati, coniugi litigiosi o depressi, troverà mai una fata madrina che squarci il velo e faccia tornare la pace? Moneta Sonante a braccetto di una gaudente e maleducata generazione – direi più di una generazione visto il proliferare di adolescenti_ad_oltranza fra gli accesi avventori – continueranno a burlarsi dell’altra parte del mondo: quello che lavora di giorno, che torna a casa e vuole leggere un libro, guardare la tv, parlare con i figli o fare l’amore senza dj in camera da letto? Pare che la Legge sia dalla loro.
Aspettando S. Giorgio contro il Drago, sempre che non inciampi nelle sfuggenti ed insondabili soglie di normale tollerabilità. #movida#vivibilità#Napoli
Alessandra Zottoli