Nella mattinata dello scorso venerdì si è tenuto in città un corteo di solidarietà verso Arturo, il 17enne napoletano tramortito da una banda di criminali senza alcun motivo. L’occasione è servita ai partecipanti per invocare a gran voce maggiore sicurezza in una città che purtroppo negli ultimi tempi sta registrando troppi episodi di ordinaria violenza, sia di criminalità organizzata che si quella spicciola.
Sulla vicenda , è intervenuto Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale di Napoli del Coisp – Sindacato Indipendente di Polizia che ha dichiarato: “ Il ferimento del ragazzino segue purtroppo altri episodi che hanno visto vittime di reati giovanissimi che potrebbero essere figli di chiunque di noi, ed è proprio questo a preoccupare maggiormente, l’assoluta mancanza di valori che inducono i balordi di turno a poter decidere della vita altrui con tanta leggerezza. La manifestazione è emblematica del bisogno e del desiderio della gente comune di poter vivere tranquillamente, poter lasciare uscire i propri figli senza il terrore di non vederli tornare. In una parola , ‘sicurezza’, è questo che invocano i cittadini, un concetto tanto astratto quanto concreto. Purtroppo però – continua Raimondi – la parola sicurezza attualmente non sembra essere prioritaria per il nostro Governo; ricordiamo che dal famigerato decreto legislativo 78 del 2010, in otto anni il Comparto Sicurezza ha visto tagli del personale assolutamente non più sopportabili, il turn over scientifico ha innalzato l’età media dei poliziotti a circa 50 anni, il taglio alle risorse costringe tutti noi a fare di necessità virtù, mentre però la criminalità organizzata ed anche quella comune alzano il tiro, per non parlare dell’allarme terrorismo. Per fronteggiare emergenze come quella napoletana o di altre realtà simili occorrerebbe uno sforzo maggiore delle Istituzioni, sia in termini economici ma anche di scelte coraggiose, quali l’applicazione di leggi speciali e la certezza della pena, due concetti questi ultimi troppo spesso ripetuti ma mai attuati. E’ di oggi – conclude il leader provinciale del COISP – l’ennesima ma sicuramente non ultima coltellata alle spalle dei poliziotti da parte di un Governo assolutamente sordo alle nostre esigenze, che dopo quasi un decennio di blocco stipendiale ha messo sul tavolo delle trattative per il rinnovo contrattuale , cifre assurde, mortificanti per una categoria che quotidianamente piange i propri caduti e che nonostante tutto è sempre disposta a mettere in gioco il bene supremo.”