Simeone, Lozano e Olivera, tre dei panchinari doc di una rosa di grande spessore, risolvono una partita complicata a Cremona che si trasforma nel finale in goleada e proiettano il Napoli da solo in testa alla classifica in una fuga (+2) che raccoglie i meritati frutti del lavoro di Spalletti.
L’Atalanta, infatti, frena in casa dell’Udinese dopo una gara spettacolare che conferma la qualità delle due squadre.
Partenopei in vantaggio su rigore procurato da una serpentina di Kvara. Dal dischetto Politano trasforma. I lombardi segnano il pari su un rimpallo con Dessers. Non sembra il solito Napoli champagne ma la ricca panchina fa di nuovo la differenza. Entra Simeone e di testa segna un gol da tre punti su passaggio di Mario Rui. Poi subentrano anche Lozano e Olivera che in contropiede, con la collaborazione di Kvara e Di Lorenzo, fissano il trionfale 4-1 finale. Domenica prossima gli azzurri ospitano il Bologna per continuare a sognare.
Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, dopo il successo contro la Cremonese è intervenuto al microfono di Dazn: “Non è stata una gara facile per noi perché dopo essere passati in vantaggio abbiamo subito il pari nel secondo tempo da un rimpallo sfortunato. Lì è stato più difficile perché la partita si è portata su delle qualità che non sono nelle nostre caratteristiche, non riuscivamo a trovare la misura sulla seconda palla dopo quella pallata in avanti. Noi ci adattiamo difficilmente a questo tipo di partita, ma non abbiamo mai perso la lucidità nel fare le cose e siamo stati premiati. La Cremonese non merita la classifica che ha, per quello che si è visto oggi bisogna fargli i complimenti”.
C’è grande competitività nella sua rosa, chi entra fa bene: come si fa a tenere tutti sul pezzo? “Questa è la loro qualità, la loro disponibilità, la caratteristica del calciatore che è disposto a far bene i minuti che gli vengono concessi, senza pensare che avrebbe fatto bene nei minuti che non ha giocato. Con i giovani è più facile, hanno quella voglia di sfruttare tutti i minuti a loro disposizione”.
Quest’anno avete più cattiveria con le piccole? “Ho la sensazione di squadra che non dimentica mai il motivo per cui veste la maglia del Napoli. L’intenzione deve essere sempre la stessa, si continua fino all’infinito anche quando non va bene, anche dopo che l’arbitro ha fischiato”.
Sull’infortunio di Rrahmani “Dobbiamo valutarlo bene”.
I centrali che vanno in progressione offensiva è una cosa che avete preparato? “Loro ti lasciano liberi solo i due centrali, per cui bisogna entrare fino alla trequarti. Poi a quel punto bisognava far valere la superiorità numerica muovendo la palla, invece abbiamo tentato in maniera troppo frettolosa la conclusione”.