L’edizione 2018 è finita e ora tocca a Ruggero Cappuccio, direttore artistico del Napoli Teatro Festival, dire la sua. Prima di presentare ufficialmente i risultati della manifestazione Cappuccio ha fatto una lunga chiacchierata, in anteprima, con Festival Campus, il format radiofonico dedicato al Napoli Teatro Festival che andrà in onda lunedì 16 luglio alle 16.00 su Run Radio (www.runradio.it) emittente dell’Università Suor Orsola Benincasa.
Il direttore artistico del Napoli Teatro Festival traccia un primo bilancio ‘a caldo’ dell’edizione 2018 a pochi giorni dalla conclusione e risponde alle polemiche sull’eccessivo numero di spettacoli e appuntamenti: “Un festival strutturato in questo modo permette allo spettatore di fare le proprie scelte e di costruire il proprio percorso”. Una scelta premiata dal pubblico, con uno sbigliettamento senza precedenti nella storia del festival, che conferma l’efficacia della politica dei prezzi che ha reso il teatro accessibile a tutti: “A chi interessa la cultura in Italia? Io la risposta ce l’ho: interessa soprattutto a persone che dispongono di redditi molto modesti, quindi nell’arco dei 30-35 anni dove troviamo giovani disoccupati, giovani precari. I ricchi in Italia o sono filantropi o collezionisti, ma le fasce sociali che sono interessate alla musica, teatro in prosa o al dramma sono quelle con scarsissime disponibilità economiche”.
Il direttore lancia un appello per il futuro: “Servono potenziamenti strutturali”, un maggior interesse da parte delle istituzioni e soprattutto più finanziamenti che permettano di rispondere alla domanda sempre crescente di cultura e che impegna l’organizzazione durante l’intero anno, con un’edizione invernale che interessa gli studenti delle scuole medie e superiori: “Il festival dispone anche di una sezione invernale che si celebra in dicembre e che sostiene tutti i teatri di periferia di Napoli e tutti i teatri dei quartieri popolari con alta densità di disagio, parliamo del Nuovo teatro sanità appunto nel quartiere Sanità o del Nest a San Giovanni a Teduccio e così via…”.
Oltre al direttore Cappuccio, nella puntata condotta da Rosanna Astengo e Marcello Polverino e curata in regia da Stefano Esposito intervengono Angelo Curti per Teatri Uniti che racconta la mostra “Trent’anni Uniti” visitabile a Palazzo Reale fino al 2 ottobre, e ‘le voci di dentro’ del Festival, con Danilo Birardi, responsabile della gestione degli spazi del Dopofestival, e la stagista Federica che condividono con gli ascoltatori la loro esperienza.
Nelle sette puntate realizzate, Festival Campus ha intervistato Ettore De Lorenzo, Gabriella Salvaterra, Dario Sansone dei Foja, Maria Pia De Vito, Silvio Perrella, Davide Jodice, Marcella Granito, Peppe Lanzetta, Adriana Follieri, Romeo Civilli, Lelio Morra, Tonino Taiuti, Paolo Isotta, Davide Scognamiglio, Patrizio Oliva, Elena Bucci, Giulio Baffi, Anna Redi, Loredana Putignani, Paolo Mazzarelli, Luca Biagini, Gioacchino Lanza Tomasi, Luigi Scialdone (Fitness Forever), Angelo Curti (Teatri Uniti) e il direttore artistico del festival Ruggero Cappuccio.
“Festival Campus” è realizzato in collaborazione con Run Radio, il Master in Radiofonia dell’Università Suor Orsola Benincasa ed disponibile in podcast sul sito www.napoliteatrofestival.it nella sezione dedicata.