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Il giorno 19 gennaio, è nata a Pozzuoli (Na), l’associazione socio culturale Ultima Voce.
L’associazione è nata dall’unione delle forze messe in campo, e dall’entusiasmo di giovani dediti alla promozione e alla divulgazione culturale, in ambito nazionale, ma con particolare attenzione alle comunità locali.
L’associazione, attraverso anche lo strumento del web e del sito www.ultimavoce.it, si prefigge di dare Voce agli Ultimi. Nasce dall’esigenza di essere un altoparlante per tutte quelle realtà, spesso ignorate ed invisibili ai più. La cultura è un bene prezioso è deve essere alla portata di tutti, è attraverso la Cultura che l’individuo cresce e si interfaccia con il mondo ; è attraverso la cultura che i giovani si riscattano e si allontanano dalle realtà criminali. Una cultura “non elitaria”, ma che nasce dalla base e diventa viatico per le classi meno abbienti. Ultima Voce ha un progetto ambizioso:
Promuovere lo sviluppo integrale delle persone appartenenti alle fasce più vulnerabili della popolazione, in sociale, agendo sul territorio della realtà locale e nazionale; favorire la collaborazione con altri enti e/o associazioni che condividono le medesime finalità istituzionali: incoraggiare la popolazione ad avvicinarsi alla cultura attraverso la valorizzazione delle forze locali.
A proposito del progetto, il founder e presidente dell’associazione, Andrea Umbrello dichiara :”Ultima Voce nasce dal faticoso tentativo di dare voce agli ultimi, una mission difficile ma fondamentale se si valuta che nella maggior parte dei casi la stessa voce degli ultimi accomuna l’intero tessuto sociale in cui viviamo. Gli “ultimi” sono i disagiati e i discriminati che si ritrovano ad affrontare quell’insieme di problematiche che troppo spesso vengono ignorati dalla collettività. Non è un caso se il nostro primo intervento, risalente ormai a ben 2 anni fa, riguardi l’omosessualità. Ci scontriamo quotidianamente con spaccati di vita che riguardano la discriminazione etnica e religiosa, la delicata condizione femminile e quell’insieme di limiti culturali che devono necessariamente essere superati per una società caratterizzata dall’interconnessione di valori benevoli”.