Nasce Più Mezzogorno, quotidiano altro, giovedì 15 all’Unione Industriali.

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Giovedì 15 dicembre 2016, alle ore 10.30, presso la sede di Confcooperative Campania (Centro Direzionale di Napoli, Isola E3 – 10° piano), si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo organo d’informazione, il quotidiano “Più Mezzogiorno”. All’incontro prenderanno parte il direttore responsabile di Più Mezzogiorno Umberto Adinolfi, il presidente della Cooperativa Sociale Onlus “Il Villaggio di Esteban” Carlo Noviello, il presidente di Confcooperative Campania Antonio Borea, il presidente di FederSolidarietà Campania Giovanpaolo Gaudino e il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli. L’evento sarà trasmesso in diretta Facebook all’indirizzo www.facebook.com/piumezzogiorno.

PIÙ MEZZOGIORNO, UN QUOTIDIANO “ALTRO”. Raccogliere la sfida dell’informazione on-line nell’attuale momento di crisi dell’editoria italiana è certamente un compito oneroso. Così come decidere di parlare di politica, economia e territorio – inteso a 360 gradi – risulta mestiere tutt’altro che semplice, in un panorama informativo sempre più schiacciato dal chiacchiericcio televisivo e nei tritacarne tipici delle polemiche da bar. Ma “Più Mezzogiorno” è un quotidiano altro. Per tutta una serie di motivi. A partire dai protagonisti di questa avventura editoriale. La redazione è infatti composta da giornalisti professionisti e pubblicisti (Umberto Adinolfi, Clemente Ultimo, Mattia Carpinelli e Ivana Infantino, oltre all’editorialista esperto in economia Ernesto Pappalardo) che da anni seguono – per varie testate e organi d’informazione – le vicende del territorio campano e lucano. Accanto ai redattori interni, una serie di corrispondenti dalla varie zone della Campania, della Basilicata e della Puglia. Professionisti dell’informazione che hanno deciso di affrontare le fatiche di un quotidiano che ambisce a diventare un punto di riferimento per l’intero bacino territoriale del Meridione. Un’avventura possibile grazie ovviamente alla presenza di un editore – la cooperativa sociale onlus “Il Villaggio di Esteban”, presieduta da Carlo Noviello – che ha creduto fin dal primo momento in questo progetto.

 

L’EDITORE E LA MISSION SOCIALE DI PIÙ MEZZOGIORNO. Dal 2015 Il Villaggio di Esteban, che nasce nel 1997 come cooperativa sociale di tipo A, aggiunge al proprio oggetto sociale la tipologia B, cioè la possibilità di gestire attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Dopo l’esperienza del periodico PaperBoy, nato nel 2013 come laboratorio giornalistico sociale, che ha dato la possibilità a diversi ragazzi di approcciarsi al mondo del giornalismo, conseguendo l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti, la nascita di Più Mezzogiorno sembrava lo sbocco naturale del percorso intrapreso e dare concretezza alla scelta di sviluppare la Cooperativa verso l’inserimento lavorativo. Venti anni di esperienza nella gestione dei servizi alla persona, è così che Il Villaggio di Esteban intende rafforzare il proprio ruolo nel terzo settore salernitano, dando la possibilità, a quanti per le loro difficoltà ne sono stati estromessi, di rientrare nel mondo del lavoro attraverso la porta principale, oppure darne la possibilità a chi non ha mai avuto modo di cimentarsi con questo ambito dell’esistenza. Perché è con il lavoro che l’uomo si emancipa ed è sulla base di questo presupposto che Il Villaggio di Esteban intende focalizzare nei prossimi anni la propria attenzione, per la propria Mission in sé e per un ulteriore supporto alle persone svantaggiate.

IL SITO, I SOCIAL, IL TARGET. “Più Mezzogiorno” è presente non solo nella sua sede classica del web (all’indirizzo www.piumezzogiorno.it) ma anche sui principali social network (Google Plus, Facebook e Twitter). Nel sito è possibile trovare un’informazione impaginata in modo snello e graficamente elegante, grazie al sapiente lavoro dei webmaster della factory  “WebLove” , oltre al contenitore multimediale “Più Mezzogiorno Tv”, presente sul canale Youtube e riservato alle dirette ed ai podcast. Il target di riferimento a cui punta il quotidiano è il mondo del fare, dove il Sud ha smesso di piangersi addosso e ha deciso di ricostruirsi la propria brand identity, basata sul patrimonio paesaggistico, naturalistico, culturale ed enogastronomico che possiede e che mai è riuscito a valorizzare a pieno.

Ecco quindi “Più Mezzogiorno”, pronto a diventare strumento operativo per la crescita e lo sviluppo del Meridione. Ambizione, certo, ma anche consapevolezza di una frontiera – quella dell’informazione  di settore – che al Sud non è stata ancora esplorata. Ci proveremo noi di “Più Mezzogiorno”, potendo contare unicamente sull’attenzione e l’affetto che i lettori vorranno riservarci.

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