«Non possono esistere terremotati di serie A e di serie B. È importante che il Governo, in tempi rapidi, stanzi i finanziamenti necessari per la ricostruzione e per il sostegno alle popolazioni di Ischia che non hanno meno diritti, o più doveri, di altre comunità ugualmente colpite dal dramma del sisma in questi ultimi tempi».
A dirlo è Raffaele Marrone, presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli.
«Abbiamo visto come, nel mese di settembre, il turismo sia crollato sull’isola a causa dell’onda lunga del terremoto – aggiunge – eppure, da Roma continuano a non arrivare risposte definitive sui tempi e sui programmi di recupero. Fa bene l’Anci Campania a spingere perché, negli emendamenti inviati alla commissione Bilancio in vista della manovra finanziaria, ci siano chiare risorse destinate a Ischia».
«Bisogna ottenere subito un primo stanziamento per il 2018, oltre a provvedimenti integrativi come la disposizione in materia di personale per i Comuni dell’area sismica, la sospensione dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributari – continua Marrone –. L’economia di Ischia e della sua cittadinanza è legata al turismo e al pieno recupero delle strutture: non si può attendere oltre».
«Questo non significa, però, finanziamenti a pioggia e zero controlli perché, purtroppo, esiste sempre il rischio di commettere gli stessi errori della ricostruzione in Irpinia del 1980. Come ha saggiamente suggerito il presidente Anac, Raffaele Cantone, a proposito di maggiori controlli per i finanziamenti alle Universiadi, bisogna – conclude Marrone –, anche nel caso dei soldi per il sisma di Ischia, attuare seri e stringenti modelli di gestione e di verifica negli appalti».