Si svolgerà il 20 maggio 2014 alle 15 e 30 nell’aula Pessina della sede centrale della Università Federico II in Corso Umberto I, 40 a Napoli il seminario di Tullio De Mauro dal titolo “Nuovi analfabetismi dall’indagine Piaac. Come si deteriorano le competenze costruite a scuola“.
Il programma prevede una breve introduzione sulle attività del Progetto ‘Scienze e Società. Pratiche di Apprendimento Permanente per gli Science & Technology Studies‘ dell’Università degli Federico II, i saluti di Massimo Marrelli, Rettore dell’Ateneo federiciano, e di Diego Bouché, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Segue l’intervento di Tullio De Mauro con dibattito e conclusioni.
Recentemente sono stati diffusi i risultati dell’indagine internazionale PIAAC – Programme for the International Assessment of Adult Competencies, un’indagine sui livelli di conoscenze e capacità delle popolazioni adulte in lettura e comprensione di testi scritti, comprensione e risoluzione di problemi matematici, capacità di usare le conoscenze linguistiche e matematiche per risolvere problemi non di routine.
Dall’analisi dei dati fin qui pubblicati risulta che i punteggi ottenuti dal campione della popolazione italiana sono ben al di sotto della media dei paesi partecipanti. La situazione non è particolarmente più incoraggiante anche per la gran parte dei paesi sviluppati. Si conferma che in età adulta regrediamo dai livelli di conoscenze raggiunti a scuola.
La regressione colpisce anche le competenze generali di base: leggere, scrivere e far di conto.
L’istruzione formale, la sua qualità, non è l’unico attore della regressione. La regressione colpisce in modo più grave in tutti i paesi in
cui non c’è una cultura diffusa del leggere e del tenersi informati.
Comunque, nel confronto tra diversi paesi, dietro la sincronia che i dati misurano c’è una più o meno lunga diacronia fatta di vicende storiche che, con le loro caratteristiche, non cessano di pesare sull’attualità.
Il seminario è organizzato nell’ambito delle attività del Progetto LLP “Scienze e Società. Pratiche di Apprendimento Permanente per gli Science&Technology Studies”.
Tullio De Mauro, linguista, professore emerito dell‘Università di Roma “Sapienza”, nel 2000-01 ministro della pubblica istruzione, riflette da anni sullo stato della cultura diffusa nel nostro paese. I suoi autorevoli contributi sui tassi di alfabetizzazione e le politiche scolastiche e formative mostrano come sia le classi dirigenti sia la società “colta” non siano in grado di colmare la distanza che le separa dal paese reale.