dalla Segreteria Regionale Filt Cgil Campania
Carlo Finozzi
e dal Dipartimento Ferrovieri FILT–CGIL Campania
Gennaro Sirico
riceviamo e pubblichiamo
Pur di ottenere risultati si spendono soldi, molti soldi, purtroppo sono quelli “degli altri” e nel
caso di SMLB non hanno mai prodotto risultati!
Proprio così nelle casse di questo opificio, posto alle pendici del Vesuvio, sono transitati negli
ultimi anni circa 4 mln€.
Soldi destinati all’ammodernamento e all’acquisto di nuovi macchinari, che avrebbero dovuto
dare all’impianto una forte spinta in termini di produttività.
Avrebbero! Perché in pratica i macchinari giacciono arrugginiti e abbandonati nelle postazioni
dove sono stati collocati.
Stiamo parlando di progetti e risorse stanziate nel 2016 e che nel corso degli anni sono state
allocate dando vita a vari progetti poi realizzati, come ad esempio: l’installazione di pannelli
fotovoltaici, altri, invece, fermi al palo per chi sa quale ragione; sabbiatrici, macchine per Cnd,
presse idrauliche, attrezzature per il rialzo, tornio cnc e lavatrici per pezzi meccanici, nonché la tardiva fornitura dei ricambi e dei materiali.
Nel complesso parliamo di macchine che costano centinaia di migliaia di euro cad., arrivando nel complesso a totalizzare somme a sei zeri.
La RSU d’impianto, ormai da tempo, denuncia tale spreco, ma la totale miopia e il disinteresse dell’attuale dirigenza verso questo tema, sta portando l’officina verso l’agonia.
Forse qualcuno pensa che creando dei punti deboli nella filiera dell’Officina, si possano favorire
altri tipi di orientamenti ed esigenze, facilitando la scelta, oggi di tendenza, a far fluire pezzi di
attività produttive verso altre realtà.
Un impianto collocato in un territorio già fortemente depauperato di possibilità occupazionali,
consentire sprechi, che generano situazioni compromettenti per il futuro di questo sito
produttivo e per i suoi lavoratori, è una deriva pericolosa che va evitata a tutti i costi.