A Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) prosegue l’inchiesta di Luca Abete sul commercio di olio contraffatto spacciato per extra vergine, in provincia di Napoli.
Nonostante il maxi-sequestro di 900 litri di olio contenuto in improbabili taniche di plastica e con etichette taroccate, effettuato lo scorso maggio dai Carabinieri – a seguito dei servizi del tg satirico – l’olio contraffatto continua a essere propinato a inconsapevoli clienti, che lo acquistano, anche via web, attratti dal prezzo allettante. Ma mettendo a rischio la propria
salute.
Già, perché le analisi sul prodotto, commissionate dall’inviato di Striscia per vederci chiaro e tutelare la salute dei consumatori, dimostrano che l’olio spacciato per extra vergine è in realtà un “olio lampante”, estratto da olive marcescenti, non commestibile e potenzialmente nocivo. Così chiamato perché anticamente utilizzato nelle lampade a olio.
Un prodotto che non può essere commercializzato senza un preventivo processo di raffinazione chimica.