Ha fatto solo “parziali ammissioni” su quanto accaduto S.R., la 47enne fermata in quanto gravemente indiziata dell’omicidio di Rosa Gigante, 73enne madre del tiktoker Donato De Caprio trovata morta ieri nel suo appartamento nel quartiere Pianura a Napoli.
L’individuazione delle sue presunte responsabilità, ha spiegato il capo della Squadra mobile di Napoli Alfredo Fabbrocini in un incontro con la stampa, è stata resa possibile dall’ascolto di diversi testimoni, altri vicini di casa presenti nel palazzo al momento dell’omicidio.
La 47enne fermata è in cura presso un centro di igiene mentale. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti della Squadra mobile di Napoli, la vicina di casa di Gigante rimproverava a quest’ultima di averle più volte sottratto la posta. S.R., difesa dall’avvocato Raffaello Scelsi, è stata portata nel carcere femminile di Pozzuoli in stato di fermo in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Il corpo di Rosa Gigante è stato trovato dai poliziotti con evidenti segni di violenza e parzialmente bruciato. Le bruciature erano state causate dal tentativo di dare fuoco al corpo. Al collo è stato trovato un cavo. Ancora da chiarire la causa del decesso, si dovrà attendere l’esito dell’autopsia. Al momento dell’aggressione Rosa Gigante era sola in casa, nella sua abitazione in via Vicinale Santaniello a Pianura, periferia occidentale di Napoli. (AdnKronos)