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“Complimenti alle Forze dell’ordine e alle Procure di Napoli e Roma che hanno inflitto un duro colpo ai pirati dello streaming, bloccando piattaforme che consentivano ad almeno cinque milioni di utenti di accedere illegalmente ai contenuti delle principali pay-tv. Secondo i recenti dati Ipsos-Fapav, gli atti di pirateria del 2018 sono stati 578 milioni pari a 600 milioni di fatturato perso dall’industria audiovisiva e creativa del nostro Paese, che aumenta ad 1,08 miliardi se si considerano tutti i settori economici direttamente o indirettamente connessi. Si stimano 5.900 posti di lavoro a rischio a causa della pirateria e 203 milioni di introiti fiscali persi dallo Stato (Iva, imposte sul reddito e sulle imprese). Dopo interrogazioni, ordini del giorno e proposte di emendamenti, tra pochi giorni depositerò un progetto di legge ad hoc. Serve una legge severa e punitiva che chiami in causa il ruolo di Agcom, coinvolga provider e operatori tlc nelle azioni di contrasto, inasprisca le pene per gli utenti”.
Così il deputato della Lega Massimiliano Capitanio, Segretario della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai e membro della IX Commissione della Camera.