Giovanna Sessa è laureata in architettura, viene da Caserta e dopo la maternità ha deciso di ricominciare dalla formazione sui giardini storici, Alessandro Cirillo è un architetto del paesaggio napoletano, mentre Emanuele Stanzione è laureato in agraria e si sta laureando anche in Filosofia, Carlo Sorrentino e Tatiana Panico hanno un diploma in perito agrario, per loro questo corso è l’occasione della vita. Sono questi solo alcuni dei 20 ragazzi (di cui 6 donne), selezionati tra 240 candidati che frequenteranno nei prossimi due anni il corso per Tecnico Superiore dedicato al Restauro di Parchi e Giardini Storici, organizzato dalla Fondazione ITS BACT-tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e turismo, fortemente voluto e sostenuto dalla Regione Campania, in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte e la Reggia di Caserta, presentato questa mattina al Cellaio di Capodimonte.
Il corso, primo al Sud (c’è un precedente solo alla Venaria Reale di Torino), prevede 1800 ore di apprendimento, di cui più della metà sul campo, e vedrà la pratica di restauro del Giardino svolgersi nei due siti Unesco, a contatto diretto con le problematiche connesse alla tutela e alla gestione del verde storico.
“Oggi si realizza finalmente un sogno” ha affermato il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger nel corso della conferenza stampa. “Il Giardino per noi è come una pittura, una scultura, è una vera opera d’arte e così la trattiamo, non parliamo mai di manutenzione del verde, ma di restauro; gli alberi sono i nostri capolavori del bosco e hanno bisogno di cure quotidiane” ha proseguito. Gli fa eco Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta: “Solo la buona formazione crea occupazione e io, da bolognese, mi fido molto degli ITS, istituti in grado di fornire un’elevata formazione non universitaria post diploma”. Per la Regione Campania ci sono il capo di gabinetto Maria Grazia Falciatore che porta alla platea i saluti del presidente Vincenzo De Luca elencando le azioni messe in campo dall’ente in tema di digitalizzazione degli archivi storici e di imprese culturali e l’assessore alla Formazione Chiara Marciani che sottolinea le pecurialità e le eccellenze del corso, mentre l’ambasciatore Francesco Caruso ricorda la vastità del patrimonio arboreo storico nel nostro territorio non sempre ben tenuto, citando il caso della Certosa di Padula.
Dopo l’augurio rivolto ai ragazzi dal presidente della Fondazione ITS BACT Aniello Di Vuolo, il corso prende il via con una lectio magistralis di Alberta Campitelli, vicepresidente Associazione Parchi e Giardini di Italia sulla grande varietà presente nel nostro paese: dai giardini come esibizione del potere, ai giardini-teatro vere e proprie scenografie, ai giardini massonici fino a quelli all’inglese, senza escludere quelli presenti nei conventi o quelli nati tra fine ‘800 e inizio ‘900 che riprendono la tradizione rinascimentale, Villa Cimbrone o Villa Rufolo a Ravello ne sono un esempio. “Abbiamo bisogno di una catalogazione dei giardini storici – afferma la Campitelli – in Italia manca un censimento completo e l’associazione Parchi e Giardini sta lavorando con il Miur per sopperire a questa carenza. Inoltre, a partire dal mese di maggio lavoreremo anche all’aggiornamento di un documento fondamentale come la Carta di Firenze del 1981”. In chiusura l’intervento di Nunzia Petrecca, amministratore dell’impresa “Euphorbia Cultura del paesaggio S.r.l.”