Pasquetta, Floridiana chiusa, la protesta dei residenti del Vomero.

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La direttrice della Direzione regionale Musei Campania, Marta Ragozzino, in stretta collaborazione con la presidente della V municipalità, Clementina Cozzolino, e con il supporto il Comune di Napoli, aveva programmato di tenere aperto il Parco della Floridiana nella giornata di Pasquetta, dopo diversi anni di chiusura a causa della difficoltà a gestire in sicurezza i crescenti numeri dei visitatori, grazie alla prevista presenza continua all’interno del Parco della polizia municipale e di due associazioni di volontari per la sicurezza e la protezione civile. Purtroppo, a causa dell’allerta meteo diramato nella giornata di sabato 16 aprile per fenomeni metereologici avversi previsti dalle ore 00:00 di domenica 17 aprile alle ore 12.00 di lunedì 18 aprile, e dell’incertezza sulla possibile riapertura dei parchi cittadini, sciolta solo in tardissima mattinata, tale programma è venuto meno, anche in concomitanza dello spostamento della protezione civile su un’altra emergenza e dello svolgimento della partita del Napoli, che aveva già richiesto la presenza di tutte le forze municipali nella zona dello stadio fin dalle ore 15.

Nello scusarsi per l’inevitabile dispiacere causato alla cittadinanza, la direttrice Ragozzino, insieme a tutto il personale del Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana e in stretta sinergia con la presidente Cozzolino, annuncia che sarà fatto tutto il possibile per assicurare l’apertura per il 25 aprile, con l’orario estivo.

“Anche quest’anno nel giorno di Pasquetta, nonostante gli annunci e le assicurazioni dei giorni precedenti e nonostante quanto al riguardo riportato sul sito del ministero della cultura, i napoletani che sono rimasti in Città, ma anche i tanti turisti che si sono arrampicati sulla collina del Vomero, pure per ammirarne le bellezze artistiche e ambientali, a Pasquetta non hanno potuto fruire dell’unico parco a verde pubblico del quartiere, la villa Floridiana, con annesso museo Duca di Martina, che è rimasto chiuso per tutta la giornata “. Portavoce della protesta delle tante famiglie, con numerosi bambini, rimaste fuori dai cancelli chiusi è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero che, nei giorni scorsi, aveva anche lanciato un appello al ministro della cultura, Franceschini, per prolungare l’orario di apertura del parco fino alle 19.30 dal momento che attualmente, nonostante sia da tempo entrata in vigore l’ora legale, l’accesso è consentito fino alle 17:30.

“E’ inconcepibile questa malagestione, nel capoluogo partenopeo, dei beni museali e ambientali pubblici – continua Capodanno -. In tutte le città d’Italia e d’Europa, nel lunedì in albis, i ”tesori” ambientali, culturali e architettonici vengono offerti in visione sia ai residenti che ai visitatori. A Napoli, invece, dove, in questo periodo, si osserva peraltro una notevole presenza di turisti dopo due anni di pandemia, si creano solo disagi, limitando il trasporto pubblico, come è accaduto ieri per il trasporto su ferro, con corse fino alle 13:00, o si chiudono parchi pubblici con annessi musei, come oggi la villa Floridiana, adducendo, come si legge su alcuni mass media, una presunta incertezza per fenomeni meteorologici avversi, del tutto assenti in una giornata di sole, senza una nuvola, con temperature che hanno consentito a tanti di recarsi anche in spiaggia a fare il bagno o a prendere la tintarella, o addirittura tirando in ballo lo svolgimento della partita del Napoli che non solo inizia alle 19:00, quando il parco, se fosse stato aperto, sarebbe stato già chiuso al pubblico, ma che non si comprende quale incidenza avrebbe potuto avere sull’apertura dell’antico parco borbonico che notoriamente non è un parco comunale ma è gestito dalla direzione regionale dei musei della Campania facendo parte del patrimonio del ministero della cultura. Dunque l’apertura e la vigilanza vengono effettuate con dipendenti dello stesso Ministero e non con dipendenti del Comune di Napoli, men che meno dalle forze municipali impegnate nella partita di campionato della squadra partenopea “.

Capodanno con l’occasione lancia l’ennesimo appello alle massime autorità nazionali, regionali e cittadine per far sì che questa “tradizione” di chiudere i parchi e i musei napoletani in occasione di alcune festività, tradizione che, nonostante le ricorrenti proteste, si ripete ogni anno, trovi idonee e non più procrastinabili soluzioni, a partire dalla prossima festività del 25 aprile. Tanto anche al fine di consentire la piena fruibilità, anche in queste occasioni, del poco verde pubblico a disposizione dei napoletani e dei visitatori e segnatamente, per quanto riguarda il quartiere Vomero, della villa Floridiana con l’unico parco a disposizione dei circa 50mila residenti.

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