Pasta in spiaggia, anteprima a Massa Lubrense.

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Attraverso una anteprima alla stampa carta stampata, riviste periodiche, testate On Line, Blogger, radiofoniche e Televisive, perfettamente organizzato, per il settore, dalla giornalista Brunella Cimadomo con la sua BC Comunication Services, nell’incantevole scenario di Conca dei Marini – Nerano, una delle baie più belle che il Paradiso terrestre possiede, ospitata dal Risto – hotel “Taverna del Capitano” si è svolta la presentazione dell’iniziativa organizzata dal Consorzio Gragnano Città della Pasta e dal Consorzio AmoNerano, denominata “Pasta in Spiaggia”, giunta alla sua seconda edizione che si svolgerà il 19 giugno nel borgo marinaro di Massa Lubrense.

Alla interessante tavola rotonda, volta ad illustrare il progetto che mira ad una ancor più grande e significativa proposta espansionistica di apprezzamento dei prodotti di eccellenza di questo territorio, a cominciare dalla pasta e dal pescato che il mare del luogo, vivaddio ancora incontaminato, permette di pescare e gustare, hanno partecipato, insieme ai giornalisti, gli organizzatori della kermesse il presidente e il direttore del Consorzio Pasta di Gragnano IGP, rispettivamente Giuseppe Di Martino e Maurizio Cortese, insieme alla titolare della struttura ospitante l’evento Mariella Caputo presidente di “AmoNerano”, la chef star statunitense Hope Cohen ed il  professor Antonio Giordano, presidente della Sbarro Health Research Organization di Philadelphia, uno degli oncologi più importanti del mondo, nonché Prof. al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di Siena. Di seguito Di Martino e Cortese, portandosi nella postazione allestita sulla spiaggia antistante il ristorante, per realizzare lo show cooking, realizzato con la pasta di Gragnano IGP e con il “pescato a miglio zero”, da Alfonso Caputo, chef dello stellato Taverna del Capitano insieme alla chef star statunitense Hope Cohen scrittrice del libro “Fast, Fresh + Simple” che nelle sue trasmissioni televisive, ospitando chef internazionali, ha sempre ampiamente utilizzato gli ingredienti base della nostra cultura gastronomica, hanno permesso agli ospiti di vivere altri momenti di attrazione della mattinata. Sempre sulla spiaggia, il momento di cottura alla lampada realizzato a due mani dagli chef testè citati, è stato intervallato da un’altra importantissima e suggestiva circostanza, quella della consegna al professore Antonio Giordano, tra l’altro grande esperto e sostenitore della Dieta Mediterranea, con molteplici attività di ricerca volte allo studio del rapporto tra consumo degli alimenti che sono alla base della stessa e salute, il titolo di “Ambasciatore della Pasta di Gragnano nel mondo”. Un riconoscimento ed un augurio che consegnato in un luogo così particolare, su quel mare che ha visto partire tanti cuochi che hanno fatto conoscere ed apprezzare i nostri prodotti di eccellenza enogastronomica nel mondo, e ne sono tanti, è sembrato essere una certezza di nuove espansioni mondiali per la migliore conoscenza di Gragnano città della Pasta e di questo suo eccezionale prodotto assolutamente unico, rispetto ad altri per le tante incidenze nella fabbricazione dai fattori climatici, l’acqua impiegata, il grano e soprattutto l’arte storica della fattura. Nel corso della tavola rotonda, Cortese ha partecipato anche l’accordo realizzato su base triennale con Città della Scienza con il primo incontro annuale che avverrà sabato 13 maggio, nel quale verranno raccolte, in mostra, tutte le Dop ed Igp campane, con un incontro nella sala Archimede alle ore 11.00, con la partecipazione al convegno del direttore generale dell’Ismea Raffaele Borriello e la presenza del ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina ed istituzioni regionali. Seguiranno momenti di varia attrazione anche perché Città della Scienza ha inaugurato nel giugno scorso “n.g.a.m. Village” interamente dedicato alla Dieta Mediterranea. Di Martino ha voluto precisare l’importanza del titolo assegnato a Giordano, sostenendo che il Consorzio da lui presieduto dal 2003, ha assegnato fino ad ora solo due titoli di Ambasciatore del suo prodotto e questa terza assegnazione per il tema della salute e della sostenibilità che affrontano gli Stati Uniti diviene di particolare valenza attraverso un così grande scienziato di nota autorevolezza. Ci si cura con quello che si mangia – sostiene Di Martino e continua dicendo – quale migliore opportunità di non vedere un oncologo da un punto di vista di cura, ma di prevenzione, di non guardarlo con timore, ma invece guardarlo con speranza, ed infatti con speranza l’accogliamo per il nostro futuro. Continuando Di Martino dice: “La scelta di Nerano, anche per questa seconda edizione di “Pasta in Spiaggia”, è stata voluta, come anche lo scorso anno, con l’abbinamento di ogn’uno dei 10 pastifici consorziati, ma prossimamente potrebbero divenire 12 perché altre due aziende hanno chiesto di aderire al Consorzio, ad altrettanti ristoranti del posto che propongono al gran turismo che ospitiamo la conoscenza e l’apprezzamento della nostra pasta attraverso l’elaborazione che i loro meravigliosi chef conferisco ai piatti che propongono. Con questo evento voluto da Mariella Caputo, presidente di “AmoNerano” associazione che conta 49 aderenti tra albergatori, ristoratori e quanti a Nerano lavorano e producono successi, lo scorso anno si è determinato un Happening veramente unico con una offerta nella giornata del 28 giugno di 10.000 piatti di pasta in spiaggia e quest’anno l’iniziativa in spiaggia vogliamo ripeterla il 19 giugno, con l’augurio che possa divenire una manifestazione annuale”. Giordano nel suo intervento si è detto felicissimo del riconoscimento di Ambasciatore della Pasta di Gragnano ricevuto per poter collaborare dal punto di vista scientifico sulle proprietà importanti della Dieta Mediterranea ed è partito dalla considerazione scientifica su quanto avvenuto negli Stati Uniti che hanno dichiarato una guerra forte contro l’alimentazione ed in particolare quella americana e gli studi intensi finanziati dal governo federale americano, stanno portando a risultati eccezionali e dimostrano che la Dieta Mediterranea è la dieta per eccellenza. Dati Eurostat affermano che: “Gli italiani hanno una longevità dovuta allo stile di vita che è superiore agli altri paesi al mondo”. Questo annuncio dimostra che la dieta anzi detta è quella dell’eccellenza e quindi i nostri prodotti come le varietà uniche dei nostri pomodori, dei nostri olii, della nostra pasta ed altro costituiscono il buon futuro della alimentazione della nostra società nel mondo.

Hope Cohen, che è anche membro di Slow Food International e dell’Associazione Internazionale dei Professionisti Culinari (IACP), ha sostenuto che a suo avviso il menù preferito è un piatto di pasta accompagnato da un buon vino italiano.

L’incontro con giornalisti, si è concluso con la degustazione dei piatti elaborati dal Gran Maestro degli Chef Alfonso Caputo, uno dei tanti nomi che onorano e rendono famosa la nostra cucina come questo della stellata Taverna del Capitano, per continuare con altri grandi nomi e stellati come Michele Deleo, Peppe Aversa del Buco di Sorrento, Gennarino Esposito a Vico Equense, Enrico Cosentino, Alfonso Iaccarino di Don Alfonso 1890 e Mimmo De Gregorio de Lo Stuzzichino a Sant’Agata sui due Golfi, Nunzio Spagnuolo chef de L’Antica Trattoria di Aldo Doria a Sorrento, Tonino Mellino del ristorante Quattro Passi a Marina del Cantone-Nerano e questi solo per citare qualcuno dei tanti che la penisola Sorrentina possiede.

Il menù di Alfonso Caputo ha dato la possibilità di gustare alcune dei suoi succulenti piatti come

per entrée:

Crocchè di patate su lettino di erbe aromatiche del luogo,

seguito da Palamito cotto sulla pietra di mare resa bollente, con riso Venere, arancia amara caramellata ed erbe della costa, un piatto che permette di gustare il palamito crudo cotto secondo i propri gusti sulla pietra infocata, offrendo un effetto di crudo/cotto molto piacevole, con il riso che gli da un senso di tostato e l’arancia amara di fresco/estivo, insomma un piatto che trova grande gradimento ed apprezzamento da parte dei clienti.

Non poteva mancare il classico di Nerano: gli spaghetti alle zucchine, con zucchine fritte che personalmente non utilizzo appena fritte, ma facendole appassire anche qualche giorno in frigo, pasta al dente, burro, basilico e pepe il tutto amalgamato con l’aggiunta di acqua di pasta e sempre con altra acqua di pasta alla fine si aggiungono i formaggi.

Poi ancora una pasta fritta e fagioli ripassati in padella con verdure zucchine, peperoni, carote per dare freschezza e colore al piatto tutto tagliato a dadini che fanno da contorno alla pescatrice gratinata al limone e prezzemolo.

Terminando con il dessert costituito da una sfogliatella rivista, non ripiena, ma a disco come se fosse un disco volante con su crema pasticciera ed amarene.

Infine un secondo dolce più complesso, un semifreddo fatto con finocchio selvatico, caffè e liquerizia su un lettino di cioccolata amara in polvere, erbette, finocchio come s volesse un pò riprendere il gusto e gli odori della nostra terra.

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