“Patologie di confine”, giunto ormai alla quarta edizione, vuole essere un’occasione di incontro per Specialisti di diverse branche, affini e non, con l’ambizione di far riscoprire il piacere del confronto di opinioni, nel rispetto delle singole professionalità, consapevoli della necessità di creare una Sanità senza compartimenti, che ponga, nei fatti piuttosto che nelle intenzioni, il Paziente al centro del Sistema.
Per questa edizione 2014 il tema scelto, “dal primo sintomo alla terapia”, sottopone al vaglio dei Congressisti l’importanza dello scambio di informazioni, valutato, sul campo come nelle aule congressuali, come uno dei più efficaci ed efficienti strumenti assistenziali: a partire dalla formulazione del sospetto, prima, e della definizione e precisazione della diagnosi, successivamente, per arrivare alla condivisione di una terapia, spesso complessa, articolata, protratta nel tempo, e finire con la valutazione degli effetti che questa potrà avere e manifestare nel singolo paziente.
Si vuole sottolineare che anche il cultore della più alta specialità può trovarsi nella condizione di formulare per primo una diagnosi, o, almeno, avanzarne il sospetto, ricordando che spesso il medesimo effetto può riconoscere cause molteplici, talvolta remote e difficili da individuare al primo impatto, così come, per converso, un’unica causa può determinare effetti molteplici e coinvolgere, spesso in momenti diversi della vita, anche a distanza di anni, diversi organi ed apparati.
In questo momento storico, nel quale la farmacopea offre molte alternative per la cura di ogni malattia e le necessità di contenimento della spesa pongono spesso il medico di fronte a scelte difficili, si è voluto, infine, ricordare che ci sono sintomi indotti da farmaci, spesso insidiosi e difficili da interpretare, e che ogni terapia, soprattutto quando complessa e protratta nel tempo, va periodicamente e accuratamente monitorata.
Nutro la speranza che tutti i congressisti, che interverranno a questa edizione 2014 di “Patologie di confine”, così come è accaduto per quelle precedenti, partecipino attivamente ai lavori, portando il contributo della loro personale esperienza, attraverso la presentazione di posters attinenti ai temi del Convegno, di cui quest’anno, per la prima volta, è prevista la presentazione, o intervenendo nella discussione che seguirà ogni sessione di lavoro.
Il Presidente del Congresso
Prof. Paolo Bellis